MONDIALI MTB

Nino Schurter per la nona volta re della Mountain bike

Il grigionese supera negli ultimi metri il bernese Mathias Flückiger e si aggiudica l'oro nel Cross Country ai Mondiali in Trentino. Nono Filippo Colombo

Keystone
29 agosto 2021
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Nino Schurter si è preso la rivincita ai Mondiali di Mountain Bike tenutisi in Val di Sole, Trentino, dopo il quarto posto ai recenti Giochi olimpici nipponici. Insieme al bernese Mathias Flückiger, battuto nello sprint con una manovra difficile, il campione grigionese ha assicurato una doppia vittoria svizzera mettendosi al collo per la nona volta la medaglia d'oro. Il terzo classificato, il francese Victor Koretzky, è arrivato al traguardo con più di un minuto di ritardo. Il ticinese Filippo Colombo, dopo l'ottavo posto nella short track, ha conquistato il nono rango.

"Sono incredibilmente felice e orgoglioso di avercela fatta ancora una volta. Vedere che posso ancora farlo è importante, anche per la pianificazione della mia carriera. Qualche dubbio infatti si era già insinuato", ha detto il 35enne nell'intervista Srf commentando il proprio successo dopo due anni di astinenza nelle gare più importanti. Infatti dopo il titolo mondiale del 2019, l'oro agli europei dello scorso anno è stata la sua unica vittoria sulla scena internazionale.

La gara perfetta di Schurter

In assenza del campione olimpico Tom Pidcock, che sta correndo la Vuelta, e Mathieu van der Poel messo ko dal mal di schiena, Schurter e Flückiger hanno preso il largo nel secondo dei sei giri. "È stata una gara perfetta", ha detto Schurter. Anche perché i due elvetici davanti si sono organizzati bene e la concorrenza non ha avuto alcuna possibilità di riacciuffarli. Dal canto suo il campione francese in carica Jordan Sarrou (26°) non ha avuto alcuna possibilità sul percorso fisicamente e tecnicamente impegnativo.

Il più giovane e il più vecchio

Per Schurter, che sta ancora inseguendo il record del maggior numero di vittorie in Coppa del mondo del francese Julien Absalon, un cerchio si sta chiudendo. Dodici anni dopo essere diventato il più giovane campione del mondo a Canberra all'età di 23 anni, ieri è diventato il più vecchio all'età di 35 anni.

 

 

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