Atletica

Galà dei Castelli a tutta velocità... femminile

Martedì 14 settembre al Comunale di Bellinzona Ajla Del Ponte, Ricky Petrucciani e Mujinga Kambundji con tutti gli elvetici che si sono battuti a Tokyo

10 agosto 2021
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Le passate edizioni - tutte, nessuna esclusa - ci hanno insegnato che vale sicuramente la pena unirsi alle migliaia di appassionati e di amanti dello sport che prendono la via del Comunale per assistere al Galà dei Castelli, manifestazione ormai di livello mondiale che porta a Bellinzona tutto il meglio dell'atletica svizzera e molte stelle del panorama internazionale, unite all’interno di una cornice impagabile, primattori di una recita spettacolare e ad altissimi contenuti tecnici ed emotivi.

L’edizione targata 2021, quella che segna il ritorno del pubblico allo stadio e del villaggio nei suoi pressi, non fa certamente eccezione. Al contrario. Infatti, a poche ore dalla chiusura dei Giochi olimpici di Tokyo il Galà dei Castelli ha annunciato la presenza a Bellinzona di tutte le più grandi stelle dell’atletica svizzera. A partire, beninteso, dalla beniamina di casa Ajla Del Ponte, splendida quinta nella finale dei 100 metri e quarta nella staffetta, capace di stampare un 10’’91 olimpico che le vale il primato nazionale. Con la ticinese, in gara anche la compagna di squadra Mujinga Kambundji, madrina storica della manifestazione che ha sempre onorato con la propria bella e sorridente presenza anche lo scorso anno, nonostante fosse infortunata, bronzo mondiale di Doha sui 200 metri e anche lei reduce da una grande prestazione a Tokyo con il sesto tempo complessivo nei 100 metri, il medesimo piazzamento nella staffetta e la finale sui 200 metri chiusa al settimo posto. Molto atteso anche un secondo ticinese, Ricky Petrucciani, semifinalista a Tokyo nei 400 e astro nascente del giro di pista, lanciato anch’egli con ottimi riscontri anche sulla ribalta internazionale.

Da sempre, il Galà gioca le sue carte (sempre vincenti) su due piani: da un lato è il meeting degli svizzeri, una rassegna che offre agli atleti rossocrociati una vetrina prestigiosa e concorsi di sicuro richiamo e livello; d’altro canto, è un evento di caratura internazionale, capace di richiamare al Comunale il meglio dell'atletica mondiale, attratta da ospitalità, fascino del luogo, ambiente e condizioni ideali per esprimersi al meglio. Mai come quest’anno, più che in altre occasioni, l’eccellenza mondiale il Galà se la ritrova in casa, grazie a Del Ponte, Kambundji, Petrucciani, ma anche a Lea Sprunger, regina del movimento nazionale femminile, la quale ha scelto il Comunale per chiudere una carriera di altissimo livello.

Le premesse affinché l’edizione 2021 sia esplosiva ci sono dunque tutte, anche perché gli organizzatori stanno portando a compimento le trattative con gli atleti che completeranno un’offerta già sin d’ora particolarmente allettante. «Non è poi così scontato che tutti gli atleti svizzeri siano a Bellinzona - puntualizza Beat Magyar, responsabile della comunicazione nonché una delle “anime” della manifestazione -. Dietro alla loro conferma c’è un grande lavoro, in primis del direttore tecnico “Chico” Cariboni. Il nostro meeting e la nostra organizzazione sono molto apprezzati dagli atleti. Zurigo e Losanna viaggiano a una velocità superiore alla nostra, e questo fa sì che molti elvetici lì non riescano a gareggiare, pur essendo di classe mondiale. In meeting di quel livello, i posti sono quasi tutti assegnati. Da noi tutti ricevono una possibilità. Inoltre, senza svelare delle cifre, siamo anche piuttosto generosi nei confronti degli atleti svizzeri. Li trattiamo molto bene e loro ricambiano con la stessa moneta: infatti, non mancherà nessuno, il 14 settembre, nonostante si vada verso il termine di una stagione molto lunga».

Il Galà beneficia dell’ottimo lavoro svolto negli anni: c’è fiducia reciproca che facilita il buon esito delle trattative. «Molti degli svizzeri in inverno ci contattano per dirci che, a prescindere dalla data che ancora non è nota, loro ci saranno».

Una trentina di finalisti

«Chico - prosegue Magyar -ha fatto e sta continuando a fare un lavoro pazzesco. L’ossatura, la base del meeting, non è mai stata di così elevata qualità come per questa edizione. Partiamo da un livello che è già altissimo. Già vale la pena venire al Comunale per vedere all’opera gli svizzeri che sono stati a Tokyo. Su questi presupposti, Cariboni può costruire un evento mai visto prima. Non lo voglio mettere sotto pressione, ma mi auguro che Bellinzona possa ospitare nel complesso una trentina di finalisti dei Giochi. È una cifra enorme. E tra questi, anche un certo numero di medaglie olimpiche. Sul cui numero non mi posso esprimere, le contrattazioni sono in corso, i Giochi sono finiti da poco. Posso però garantire che i nomi di richiamo saranno tanti. Andremo nettamente oltre l’offerta (già sontuosa, ndr) del 2019. E metteremo in pista gare di notevole livello, ponendo i migliori svizzeri di fronte ad avversari di spessore mondiale, per battere i quali dovranno sudare. Ê giusto così, il vero spettacolo è questo».

100 e 200 femminili?

«Lo sprint femminile - svela Magyar - lo stiamo definendo. Le ragazze sono talmente brave che stiamo pensando di proporre sia i 100 sia i 200. La densità e la qualità attuali dello sprint mondiale femminile sono talmente importanti… Senza nulla togliere a Jacobs, la finale dei 100 femminili è stata nettamente superiore a quella degli uomini. Lo stesso dicasi per i 200. Stiamo quindi studiando la possibilità di celebrare lo sprint femminile, ospitando le due gare regine dell’atletica, al momento attuale. Sia per la Svizzera, sia a livello mondiale. Anche perché possiamo contare sulla presenza delle quattro ragazze della 4x100 rossocrociata».

Il Galà dei Castelli potrà contare nuovamente sul massimo supporto del pubblico allo stadio e riproporre all’esterno del Comunale il villaggio gara, da sempre molto apprezzato. «È un bene che possa rifiorire la festa popolare che da sempre contraddistingue il nostro meeting. Siamo molto felici che il Galà venga “restituito” alla gente che negli anni ha dimostrato di amarlo. Gli atleti meritano uno stadio pieno. Se lo merita anche Lea Sprunger, atleta numero del movimento nazionale, che al Comunale disputa l’ultima gara della sua stupenda carriera».

L'eco che fuorisce dalla cornice del Comunale si riverbera ben al di fuori del confini nazionali... «Srf detiene i diritti svizzeri di trasmissione del nostro evento. Ebbene, mi hanno comunicato che molto probabilmente venderanno i diritti esteri perché ne è stata fatta richiesta e c’è grande interesse».

Sconti in prevendita

La prevendita del Galà dei Castelli è già aperta sul sito “biglietteria.ch” e i biglietti sono disponibili a prezzi popolari. «Per premiare chi deciderà di darci subito fiducia è in corso una promozione (con scadenza) che prevede sconti sul prezzo dei biglietti», chiude Magyar.

Tutte le informazioni sul meeting saranno sempre presenti sul sito ufficiale www.galadeicastelli.ch nonché sulle pagine ufficiali Facebook e Instagram.

Parterre di lusso

Da Tokyo a Bellinzona, gli svizzeri ci sono tutti

Oltre alle citate Ajla Del Ponte e Mujinga Kambundji, al Comunale correranno anche le altre due brillanti staffettiste della 4x100m Salomé Kora e Riccarda Dietsche. Come detto, sarà il Comunale di Bellinzona ad avere l'onore di salutare la più grande campionessa svizzera di sempre, Lea Sprunger, che si congederà dall’atletica e ha scelto proprio il Ticino per la sua gara di commiato. La campionessa europea di Berlino sui 400 metri del 2018, affronterà il suo ultimo giro di pista della carriera con la compagna di staffetta Yasmin Giger.

William Reais, campione europeo under 23 sui 200 metri e semifinalista olimpico, tenterà di migliorare il suo personale. Nei 110 ostacoli le ambizioni di Jason Joseph ai Giochi si sono spente in semifinale, ma a Bellinzona il primatista nazionale sarà pronto per una rivincita.

Al Comunale anche Angelica Moser, campionessa europea indoor nel salto con l’asta; la giovanissima Ditaji Kambundji (sorellina di Mujinga), fresca campionessa europea under 20 sui 100 ostacoli; Lore Hofmann, che ha mancato la finale olimpica per pochissimo; Delia Sclabas negli 800 metri e Jonas Raess nei 1500.

 

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