CICLISMO

L'azzardo di Stuyven, che mette le mani su Sanremo

Il belga sorprede tutti, per primo se stesso, trionfando nell'edizione 12 grazie al cervello. ’Non avevo più niente, ho fatto all-in e ho vinto’

E tutti gli altri a guardare (Keystone)
20 marzo 2021
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Nella città del Casinò, un azzardo da poker premia l'outsider Jasper Stuyven, il ventinovenne belga della Trek-Segafredo che mette le mani sull'edizione 2021 della Milano-Sanremo. «Ho fatto all-in, così ho vinto» racconta Stuyven, che dice di essere senza parole per questo successo a sorpresa. «Non riesco davvero a realizzare di aver vinto qui e descrivere quello che sento dentro». 

Stuyven, una carriera senza troppi acuti tra i pro (i suoi successi sono dieci) ma un talento cristallino sbocciato tardi, dopo aver vinto tra gli Juniores un Mondiale nel 2010 e una Parigi-Roubaix l'anno successivo. A Sanremo il futuro vincitore dell'edizione numero 112 capisce di non aver possibilità di giocarsela allo sprint con Ewan, Van Aert, Sagan, Van der Poel, Alaphilippe e gli altri del gruppetto che sta davanti, e quindi scatta in contropiede, giù dal Poggio, a quasi 75 all'ora. Un'azione da finisseur in grande stile. I favoriti? Beffati per colpa loro, siccome non riescono a fare la differenza sull'ascesa verso il Poggio e in picchiata perdono tempo a studiarsi mentre invece il belga prende il volo. «Non avevo più niente nelle gambe - sorride Stuyven, stramazzato a terra senza fiato dopo l'arrivo - ma ha prevalso l'istinto». Che lo proietta nella storia.

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