MOTOCICLISMO

Il ritorno del Dottore: 'Voglio essere protagonista'

Valentino Rossi lancia la sua ventiseiesima stagione alla vigilia dei test in Qatar. 'Per lottare per il podio e riassaporare la gioia di vincere'

È tempo di rimontare in sella (Keystone)
3 marzo 2021
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Valentino Rossi è di ritorno. A 42 anni, alla vigilia di una nuova stagione segnata nuovamente dalla pandemia, il Dottore vuol tornare a essere protagonista, a «lottare per il podio e riassaporare la gioia di vincere», che gli manca ormai da Assen 2017. Lo dice lo stesso pesarese ai microfoni dell'emittente Sky Sport, prima dei test in programma sabato in Qatar che lanceranno lo sprint del pilota italiano verso la sua ventiseiesima stagione nel Mondiale. «Per me qui nel team Yamaha Petronas parte una nuova sfida, dopo tanti anni con la squadra ufficiale – dice Valentino Rossi –. Non mi aspetto grosse differenze, ma molta motivazione perché la squadra è giovane ma ha già dimostrato di essere competitiva. Tecnicamente resto con la M1, una moto che conosco bene. Conosco bene il loro metodo di lavoro e i colori sono molto belli, poi vediamo come va».

Secondo Rossi, è molto difficile fare un pronostico sui candidati al titolo della MotoGp. «Si rischia di dimenticare qualcuno: ci
sono i due piloti ufficiali della Yamaha, i due ufficiali della Ducati, quelli di Suzuki e Honda, ma anche quelli dei team satellite, che sono fortissimi. Potrebbero esserci 10 nomi in lotta per il titolo». Quanto a Marc Marquez, «bisogna capire prima di tutto quando tornerà. Penso che quando sarà in pista, sarà forte e competitivo come prima».

Rossi ha parlato anche del suo compagno di squadra, Morbidelli. «Sono molto contento di avere Franco vicino, perché abbiamo un buon rapporto e ci conosciamo da tanti anni. Ma è una cosa da gestire bene: dovremo essere rivali, perché il compagno è il primo dei tuoi avversari, ma rimanere anche amici come lo siamo adesso. Non è facile, bisogna avere grande rispetto reciproco".

Il Dottore quest'anno incrocerà le traiettorie anche con il suo fratellastro, Luca Marini, dal quale si aspetta molto: «Luca è in forma smagliante: va forte con tutto ciò che guida. È successo al Ranch, è successo con la Panigale da strada: si è trovato molto bene
nonostante la Ducati sia molto diversa dalla Yamaha. Il nocciolo semmai è capire quanto ci metterà a guidare bene la Ducati MotoGP, però non mi sorprenderebbe vederlo veloce sin dall'inizio».

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