basket

Sam Massagno: 'È meglio la prudenza'

Coach Robi Gubitosa tiene a bada l'euforia, ma c'è chi morde il freno: 'Vogliamo vincere!'.

26 settembre 2019
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Partiamo subito diretti, con coach Robbi Gubitosa: dove va collocata questa Sam? «Direi che siamo nel gruppo delle prime cinque perché è vero che noi ci siamo rinforzati ma le altre non sono state a guardare – esordisce il tecnico dei massagnesi –. Quindi meglio la prudenza che l’euforia». Avete costruito una squadra completa con una panchina che poche altre hanno. «Sì, siamo coperti in quasi tutti i ruoli – continua –. Abbiamo forza sotto canestro con Slokar e Aw, ma possiamo contare anche su Andjelkovic, Grüninger, Hüttenmoser, Marko Mladjan e Miljanic che sanno il fatto loro. In regia poi ci sono Kelly e Martino, ma altri posso giocare da guardia. E Dusan Mladjan è una garanzia». Avete invece rinunciato a Magnani. «Mi spiace ma volevo dare maggiori spazi a Martino, che in queste ultime due stagioni ha avuto un’ottima crescita. Mi aspetto da lui un ulteriore salto di qualità».

La scorsa stagione, prima degli infortuni in momenti topici eravate molto in alto; sarà una costante? «È ciò che mi auguro. Ho parlato ai ragazzi e ho detto chiaramente che dovremo avere una difesa al top, cercare di tenere le avversarie fra i 70 e i 75 punti, se possibile. In attacco abbiamo grande potenziale ma non possiamo pensare di fare 100 punti ogni sera per vincere». Recuperando al massimo due pedine come Slokar e Andjelkovic, il vostro potenziale è cresciuto. «Slokar è un vero rinforzo; vuoi per la sua capacità tecnica, l’intelligenza di gioco e il carisma. Per Daniel sono contento che le sue tribolazioni siano finite, un altro acquisto interno che ci fa felici». Che campionato sarà? «Credo che sarà molto competitivo con Ginevra e Friborgo in cima al ranking. Però non ci saranno partite facili e quindi occorrerà essere sempre pronti a lottare dal primo all’ultimo secondo». Quella che si appresta a cominciare sarà una stagione importante anche per Daniel Andjelkovic che torna da capitano dopo essere uscito dal tunnel degli infortuni. «Sono felice di potermi far trovare pronto – dice il giocatore venticinquenne –. Dopo gli ultimi esami fatti oggi (ieri, ndr) e che hanno confermato che il ginocchio è a posto. Ho potuto fare la preparazione con la squadra e non vedo l’ora di iniziare». Che Sam sarà? «La nostra è una squadra completa: il coach ha a disposizione 10 giocatori e questo è il valore migliore. La stagione è lunga e il fatto che si possa contare su tanti elementi significa dare a tutti dei minuti importanti che permettono di preservarci dagli infortuni e mantenere una forte intensità in campo. In questo senso non abbiamo nulla da invidiare alle altre».

Il gruppo è pronto? «Direi proprio di sì, abbiamo le motivazioni giuste e già la scorsa stagione lo abbiamo dimostrato: non vogliamo più essere una squadra ondivaga ma una compagine capace di imporre il suo gioco su ogni campo. C’è questa consapevolezza e questo è un atteggiamento mentale che porterà i suoi frutti». L’obiettivo? «Vincere finalmente un titolo, una coppa. Dobbiamo avere questo obiettivo in testa e il carattere dovrà seguire: noi ci siamo».

Manzan: 'Struttura mantenuta, le novità più in là'

Presentazione di rito per la Sam, che in conferenza stampa lancia la nuova stagione senza, però, svelare il nome del futuro presidente. Tocca così a Patrick Manzan, che assicura l’interinato, aprire l’appuntamento con i saluti di rito, a cui fa seguito l’intervento del sindaco Giovanni Bruschetti. «L’essere tornati a casa si è rivelato il valore aggiunto per la squadra che in due anni è tornata ai migliori livelli svizzeri: ora si sta lavorando per darle maggiore solidità strutturale e tecnica, e nelle prossime settimane ci saranno novità importanti. Resta il fatto che la squadra e il territorio sono una sola cosa e i tifosi hanno fatto da degna cornice alla crescita che, mi auguro, abbia ulteriori balzi. Senza dimenticare il lavoro del settore giovanile, uno dei migliori della Svizzera». «Tre squadre a livello nazionale e otto in campo cantonale sono un valore aggiunto alla prima squadra – aggiunge Manzan –. La struttura societaria è stata mantenuta, le novità più in là. Il primo grazie va al Comune per la disponibilità che ci dà sia in contributi, in particolare per il settore giovanile, sia per gli spazi che ci mette a disposizione. Un grazie, poi, agli sponsor. Il budget per la stagione si situa a 560’000 franchi al quale va aggiunto il costo del settore giovanile circa 150’000 franchi». Dopo aver rinunciato a Sinclair e Moore, la Sam ha chiamato Raijon Kelly in regia, e con l’ingaggio dei fratelli Mladjan ha completato un roster di grande spessore. Anche perché, con il rientro al 100% di Andjelkovic e il pieno recupero di Slokar il bagaglio tecnico è notevolmente cresciuto. In effetti questa Sam ha un grande potenziale, pur se sarà il campo a stabilire dove andrà a situarsi. È un team che ha una panchina molto lunga e di qualità, e avendo un Aw come svizzero, al quarto straniero si può anche rinunciare. Pur se, cammin facendo e con gli scongiuri del caso, potrebbe bastare un infortunio per mutare strategia. Oppure, arrivati a gennaio e considerate le varie opportunità, non è da escludere un ingaggio di un altro straniero. Tutte cose queste che nessuno dice di voler fare ma che, per esperienze passate, poi tutti fanno.

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