Ciclismo

'Vertebra fratturata'. Per Nibali il Tour è già finito

Gli accertamenti all'ospedale di Grenoble confermano i sospetti: caduto all'Alpe d'Huez, il portacolori della Bahrein Merida deve fare le valigie

19 luglio 2018
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Dalle Olimpiadi di Rio al Tour de France di quest'anno, la sfortuna continua a stravolgere il destino di Vincenzo Nibali. Questa volta a infrangere i sogni dello squalo siciliano ci si è messa anche la polizia francese che insieme all'irruenza dei soliti invadenti tifosi del ciclismo hanno provocato una brutta caduta per il campione italiano a 4 chilometri dal traguardo. Nonostante tutto, Nibali si è rialzato riuscendo a contenere il distacco dai primi che cavallerescamente lo hanno atteso, ma all'arrivo i forti dolori lo hanno costretto ad andare prima al centro medico e poi all'ospedale di Grenoble per verificare l'esistenza una sospetta frattura vertebrale. Timori che in tarda serata sono diventati realtà dopo i risultati clinici che hanno confermato la frattura e costretto lo squalo al ritiro dal Tour de France. Un Tour nel quale lo Squalo sembrava dare segnali di ripresa. «Era in netta crescita – dice Alberto Volpi, suo direttore sportivo alla Bahrein Merida –. Che brutta giornata. Era il suo momento, era tutto l'anno che aspettava questo Tour. Non ci voleva».

Subito dopo aver tagliato il traguardo della mitica tappa dell'Alpe d'Huez il vincitore del Tour del 2014 aveva ammesso di «faticare a respirare e non riuscire a stare in piedi», dopo aver spiegato la dinamica della sua caduta: «In quel tratto di percorso la strada si restringeva, c'era tanta gente per strada e cominciavano le transenne: c'erano due moto della polizia, io sono scattato dietro a Froome e mi sono ritrovato a terra».

Non è la prima volta che Nibali si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato. Da ricordare l'altro brutto appuntamento con la sfortuna alle Olimpiadi di Rio nel 2014 quando lo squalo siciliano scivolò rovinosamente in discesa mentre aveva ormai già una medaglia al collo.

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