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Il doping tecnologico ha le ore contate

L'Uci ha messo a punto un sistema per visualizzare le biciclette ai raggi X e trovare eventuali motori elettrici

21 marzo 2018
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Il doping tecnologico ha le ore contate. L'Unione ciclistica internazionale (Uci) ha infatti elaborato una camera speciale che permetterà di passare ai raggi X tutte le biciclette. Per il momento soltanto due casi di frode sono stati scoperti, ma le molte illazioni circolanti sui social media hanno indotto l'Uci a muoversi a tutela dell'onore di una categoria già bersagliata dal perenne sospetto del doping... «Volevamo proteggere gli atleti e dare credibilità ai loro risultati», ha spiegato David Lappartient, presidente della federazione internazionale, nel corso di una conferenza stampa tenuta a Ginevra. «Il nostro obiettivo è dimostrare che non esiste frode, che non riusciremo a trovare nemmeno un corridore con la bici truccata. La nostra iniziativa va considerata nel giusto senso». Il presidente francese ha ingaggiato il connazionale Jean-Christophe Péraud, ex ciclista professionista, secondo al Tour de France 2014, chiedendogli di chinarsi sul dossier. E lui lo ha fatto, forte dei suoi studi di ingegneria. Lappartient e Péraud hanno presentato quest'oggi una nuova tecnica antifrode. Si tratta di una cabina mobile nella quale la bicicletta verrà introdotta subito dopo la conclusione di una gara. Una volta chiuse le porte, sarà possibile passarla ai raggi X per capire se al suo interno si cela un motorino elettrico. Una radiografia che i giudici potranno visualizzare in tempo reale grazie a uno schermo posizionato all'esterno della cabina. 

Il dispositivo sarà in uso a partire da questa fine settimana. Per ovvie ragioni di discrezione, l'Uci non intende rendere note date e sedi dei controlli... «Il 50% riguarderanno il World Tour, ma l'apparecchio verrà portato anche in gare di mountain bike, su pista e di ciclocross», ha precisato Lappartient. L'Uci ha investito 500'000 euro per sviluppare il progetto. Chi fosse beccato con le mani nella marmellata incorrerà in una squalifica minima di sei mesi (senza limite massimo) e in una multa tra i 20'000 e i 200'000 franchi, mentre la squadra potrebbe essere costretta a sborsare fino a un milione di franchi.

Per il futuro già si stanno studiando altre soluzioni, in quanto la camera a raggi X è molto costosa e sarà prodotta in un solo esemplare. L'Uci ha annunciato la collaborazione con la commissione francese per l'energia atomica e le energie alternative, incaricata di mettere a punto un tracciatore magnometrico. Questo apparecchio dovrà essere in grado di rilevare il campo magnetico creato da un motore. Sarà posizionato sulle biciclette come un transponder o un Gps e avviserà direttamente i commissari con un “cloud” in caso di presenza di campi magnetici sospetti.

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