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Doping russo, lunedì decide il Tas

Trentanove casi in appello, fra cui quelli di alcuni atleti che si preparano per la Corea. Rodchenkov tra i testimoni

17 gennaio 2018
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Ci sarà pure Grigory Rodchenkov, l'ex direttore del laboratorio di Mosca che diede il via allo scandalo del doping istituzionalizzato in Russia, tra i protagonisti dell'udienza in programma lunedì al Tribunale arbitrale dello sport di Losanna, dove verranno esaminati le istanze d'appello presentate da trentanove atleti russi squalificati dal Cio. Tra loro ci sono i casi di Alexander Legkov (campione olimpico di sci nordico sui 50 km) e Aleksandr Zubkov, autentico eroe in patria, dopo la sua doppietta nel bob a due e a quattro, ma pure quelli di altri sportivi che si preparano ai Giochi di Pyeongchang. E per quest'ultimi il tempo stringe: infatti il Tas prevede di emettere una decisione tra il 29 gennaio e il 2 febbraio, mentre le Olimpiadi iniziano il 5. Oltre a Rodchenkov, interverrà il giurista canadese Richard McLaren, a cui l'Agenzia mondiale antidoping affidò l'incarico di pubblicare un rapporto sul presunto doping di Stato in Russia. «McLaren e Rodchenkov non saranno fisicamente in sala, ma interverranno in collegamento video o in conferenza telefonica», spiegano dal Tribunale vodese.

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