Altri sport

Ciao Ulisse! Il ricordo di Ulisse Carugati e del suo sport raccontato 'alla mia maniera'

Ulisse Carugati
(Francesca Agosta)
13 febbraio 2017
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Era uno della squadra, Ulisse, e come tale si muoveva. Una chiave, una scrivania, un computer al quale accomodarsi, per dare il proprio contributo settimanale. Puntuale. Era uno del gruppo, ma si muoveva in piena autonomia, forte di un orgoglio e di una linea editoriale della quale era geloso.

Negli anni, del resto, se l’era guadagnata, la libertà di manovra e di scelta. «Voi parlate tanto e bene di sport, io attraverso lo sport cerco di presentare a modo mio personaggi che con lo sport hanno magari solo un ruolo marginale». Era questo il principio che stava alla base del suo “Totolottosprint”, la sua creatura. Sport a modo suo, quindi, per quanto fosse anche il suo mondo, la realtà che ha smesso di raccontare («Alla mia maniera», amava dire, e ci teneva) solo quando l’età gli ha presentato il conto limitandone le apparizioni in redazione, fino al doloroso distacco definitivo.

La rubrica ha smesso di apparire. Ma l’impronta nel giornalismo sportivo è marcata ed è indelebile. Gli inizi nel lontano 1948, le prime collaborazioni con ‘il Dovere’, poi l’incarico di redattore responsabile. Significativo il ventennio trascorso alla testa dell’Associazione giornalisti sportivi ticinesi, pioniere e guida, punto di riferimento riconosciuto in ambito nazionale, fu anche a capo dell’associazione di categoria svizzera (ricevette il premio alla carriera, v. foto) e delegato a vari congressi di quella internazionale (Aisp). Un ruolo attivo, il suo. Al fronte. Dirigente in prima linea a tutela della categoria professionale alla quale si era votato, Ulisse era molto attento anche alle realtà sportive della nostra regione. La sua competenza e la sua passione lo hanno portato a ricoprire importanti ruoli all’interno degli apparati organizzativi del torneo internazionale di calcio di Bellinzona e delle tappe ticinesi del Tour de Suisse, e a fungere da giurato nel Mendrisio d’Oro. Da una parte il pallone, dall’altra il ciclismo. Nel mezzo, lo sport in senso lato, raccontato ovviamente «alla mia maniera».

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