
Nei campionati di cartapesta non solo partite truccate da ''zingari'' e finanziate dai ''singaporiani'', ma anche il ''sistema Atalanta, Siena e Novara'', società che avrebbero creato un sistema per essere promosse in serie A, manipolando le partite. Non a caso ''il maggior numero degli incontri sottoposti a indagine vede coinvolte queste tre squadre''.
Non sembra aver dubbi il procuratore Roberto di Martino che nel pomeriggio di oggi dopo una requisitoria durata una dozzina di ore ha chiesto il rinvio a giudizio in aula di oltre ottanta imputati, tra calciatori, dirigenti di squadre di A, B e Lega Pro, faccendieri e promotori coinvolti nell'inchiesta che, inizialmente, era stata sottovaluta, salvo poi scoprire che il mondo del pallone era marcio. Il capo della procura cremonese ha affrontato in ordine alfabetico tutte le posizioni degli imputati soffermandosi su quelli che hanno avuto un ruolo di primissimo piano, cominciando da Almir Gegic, l'ex centrocampista del Chiasso, capo del gruppo degli singari, coloro che per l'accusa avrebbero avuto un ruolo determinante nell'esplosione del calcio scommesse in Italia. Un ruolo significativo, per Roberto di Martino, anche per Matteo Gritti, ex portiere del Bellinzona, avendo fatto da tramite tra gli ''zingari'' di Gegic e alcuni giocatori dell'Albinoleffe, che per primi hanno accettato di taroccare partite. Anche Mauro Bressan, pure ex del Chiasso, per l'accusa avrebbe facilitato l'espansione del calcioscommesse.
Nell'udienza di ieri il pm ha depositato altre due memorie, una sulla transnazionalità e un’altra riepilogativa, che si aggiungono alle 82 di 2.400 pagine già depositate lunedì al gup Pierpaolo Beluzzi. Si torna in aula dopo Pasqua, il 4 aprile, con le conclusioni delle parti civili e con la discussione dei sette riti abbreviati chiesti ed ottenuti dai legali dell’allenatore della Nazionale italiana Antonio Conte, che deve rispondere della presunta combine di Albinoleffe-Siena del 29 maggio del 2011; di Angelo Alessio, il secondo di Conte quando era tecnico del Siena; di Giorgio Veltroni, ex presidente dell’Alessandria; di Ermanno Pieroni, direttore sportivo in B per due stagioni; di Roberto Previtali, ex capitano dell’AlbinoLeffe, dell’atalantino Guido Marilungo e di Daniele Quadrini, ex difensore del Sassuolo. Una quindicina di imputati minori sono stati ammessi al patteggiamento.