Si chiamano Maximal Nostalgia, Purest Nostalgia, o utopic.dreamer. Sono siti o canali social che celebrano e fanno conoscere gli anni '80 e '90 alle nuove generazioni con video interamente creati dall'intelligenza artificiale generativa come Sora di OpenAI, Veo di Google e Midjourney, quelle stesse piattaforme che l'industria dei contenuti vede come un pericolo creativo ed economico per la resa realistica e a basso costo.
Una tendenza di Internet definita 'AI Nostalgia' e che riporta ad un periodo in cui le persone erano più connesse alla vita reale.
"C'è una reale curiosità riguardo un'epoca in cui i telefoni non dominavano la vita sociale - ha affermato al sito The Strait Times l'analista Sean Monahan che fa previsioni sulle tendenze - L'intelligenza artificiale del resto è una tecnologia che guarda al passato. Tutti questi grandi modelli linguistici sono in definitiva composti di informazioni del passato".
Tra i creatori che hanno dato vita a questo fenomeno c'è Tavaius Dawson, 26 anni, imprenditore digitale dietro l'account Maximal Nostalgia che ha più di 800.000 follower su Instagram e più di 250.000 su TikTok. Una versione di un suo clip sugli anni '80 è stata vista 27 milioni di volte su X.
"Le persone nate nell'era degli smartphone e dei social media vorrebbero vivere in un'epoca in cui non devono preoccuparsi di queste cose", ha spiegato Dawson all'AFP. "Niente chat, niente messaggi privati, solo storie intorno al fuoco fino al mattino", dice il video su TikTok di un utente che si fa chiamare Nostalgia Cat.
"Gli anni '80 chiamano", esclama un adolescente con un'acconciatura retrò in un altro video, mentre in sottofondo si sente Everybody Wants to Rule the World, l'inno pop dei Tears for Fears di quel decennio. Il finto montaggio, interamente generato utilizzando l'intelligenza artificiale, ha accumulato oltre 600.000 'Mi piace' sul profilo Instagram di Maximal Nostalgia.
L'IA riporta così indietro a tempi pre-iPhone con giornate all'aria aperta e senza schermi ma nella visione nostalgica e serena si insinuano i difetti ben noti e contemporanei dell'intelligenza artificiale. Come le 'allucinazioni', cioè gli errori che caratterizzano questa tecnologia e che rappresentano un forte rischio di disinformazione.
Ad esempio, un occhio allenato o chi ha davvero vissuto periodi passati potrebbe individuare piste ciclabili a New York City quando non c'erano. Oppure strade a doppio senso con un'auto che guida sul lato sbagliato. E ancora, non scorgere nei video artatamente felici dell'epoca nessun segnale, ad esempio, dell'epidemia di Aids e della dipendenza da crack.
"Le persone già guardano agli anni '50 o '60 con occhiali rosa dimenticando molte delle cose tumultuose che accadevano in quel periodo - ha affermato all'AFP Anna Behler, professoressa di psicologia alla North Carolina State University - Ora, stiamo assistendo alla stessa cosa con gli anni '80".
La qualità video dell'intelligenza artificiale è così realistica, aggiunge Behler, che potrebbe "sfumare il confine" tra scene autentiche del passato e finzione.