Stime immobiliari: il ricorso dell’Udc non piace agli addetti ai lavori
Per Piazzini (Catef) la decisione di impugnare la revisione parziale del 15% è ‘inopportuna’. Montorfani (ex Svit): ‘Mossa che mina gli equilibri’
Buongiorno, ecco le principali notizie di questa mattina.
Giacomo Agosta e Andrea Manna offrono una panoramica sul ricorso dell'Udc al Tribunale federale contro l'aumento del 15% delle stime immobiliari approvato dal Gran Consiglio per il Preventivo 2026. Gianluigi Piazzini (Catef) critica il ricorso come inopportuno e difende la soluzione parlamentare con incremento e rinvio della revisione generale al 2035; Alberto Montorfani giudica il 15% ragionevole, ma avverte dei rischi politici. La Lega chiede chiarimenti sugli effetti sui sussidi.
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Il commento di oggi è invece firmato da Daniel Ritzer, che mette in luce come i lapsus di opinionisti e politici rivelino verità scomode: il rapporto Bak certifica che il Ticino spende il 5% in più pro capite per ragioni strutturali, ma il nodo vero è il basso livello salariale. Il modello di sviluppo basato sul differenziale retributivo richiede uno Stato robusto che, con spesa sociale e imposte, compensa le lacune salariali. Tagli alla spesa e riduzioni fiscali appaiono illusioni ideologiche, un riflesso pavloviano smentito dai dati e dal voto.
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Andrea Manna ci descrive la reintroduzione in Ticino della figura del sostituto procuratore pubblico, approvata dal Gran Consiglio il 6 ottobre. Viene pubblicato il bando per l'elezione di quattro sostituti; candidature entro il 20 gennaio; requisito: dottorato in giurisprudenza o titolo equivalente e cittadinanza svizzera; mandato di dieci anni, rinnovabile. I sostituti affiancano 22 procuratori e il procuratore generale e svolgono le funzioni previste dall'articolo 67 della Log; il procuratore generale Pagani che ne chiedeva sei ha definito i quattro una ‘boccata d'ossigeno’.
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