Morde l’asfalto con precisione, equilibrio e gran rapidità, offrendo una guida più affinata e avvincente, senza dimenticare la versatilità

È la più potente delle varianti sportive della Golf, ma rimane sorprendentemente fruibile nell’uso quotidiano. Ciò che cambia, e in modo tangibile, è il carattere: la nuova R conserva il tradizionale equilibrio del modello, ma aggiunge oggi un coinvolgimento alla guida che finora era rimasto in secondo piano, convincendo anche chi la riteneva sì efficacissima, ma un po’ troppo distaccata.
Il design resta fedele alle linee pulite – e in parte un po’ anonime – dell’ottava generazione, ma la R adotta una caratterizzazione estetica più determinata: prese d’aria maggiorate, minigonne, quattro terminali di scarico e un alettone posteriore ben evidente. Con l’allestimento Black Edition, l’immagine si fa ancora più aggressiva grazie alla tinta scura estesa a pressoché tutti gli elementi esterni, compresi i cerchi da 19”, oltre al pacchetto R Performance, che incrementa la velocità massima e introduce programmi di marcia dedicati. Tra questi spicca la modalità Race con la sotto-modalità Special, sviluppata per adeguare l’assetto adattivo DCC (optional caldamente consigliato) e la gestione della meccanica alle elevate esigenze della leggendaria Nordschleife del Nürburgring.
Ed è proprio con questo equipaggiamento che la Golf R mostra quanto sia cambiata: l’efficacia non è mai stata in discussione, ma ora si aggiunge una vera affilatura dinamica senza sconfinare nell’estremo. Già molto piacevole da guidare nella modalità Comfort, rivela il suo vero carattere selezionando la modalità Special (o Nürburgring che dir si voglia), dove il cambio a doppia frizione diventa totalmente manuale (non scala nemmeno in caso di kick-down né cambia rapporto all’arrivo del limitatore) e il propulsore beneficia di una sorta di “anti-lag” che ottimizza la reattività della turbina a tutto beneficio della risposta dell’acceleratore. Sterzo e sospensioni si adeguano ai continui cambi di pendenza e direzione con reattività notevole, permettendo alla vettura di “divorare” tratti guidati con compostezza sorprendente.
Il 2.0 TSI si conferma vigoroso a qualsiasi regime e dimostra vigore anche in allungo, supportato da un cambio rapido anche in ottica sportiva. L’erogazione è lineare, ben modulabile, e permette di lavorare sul gas con naturalezza sfruttando l’ampia coppia sin dai regimi più bassi. Lo sterzo, preciso e progressivo, offre una prontezza nella media ma contribuisce alla grande facilità con cui si prende fiducia con l’auto anche ai ritmi più intensi. L’assetto ribassato di 20 mm resta solido e stabile anche nelle percorrenze veloci, senza tuttavia diventare eccessivamente rigido su fondi irregolari, a tutto beneficio della compostezza.
È però nel misto stretto che la Golf R mette in mostra il suo salto generazionale: la trazione integrale gestisce la coppia privilegiando la spinta al retrotreno – e ripartendolo in maniera attiva tra le stesse ruote posteriori – favorendo un comportamento agile in particolare in uscita di curva, dove il posteriore aiuta a chiudere la traiettoria. Il sottosterzo è un ricordo lontano e la differenza rispetto alla precedente generazione è davvero marcata: cambia l’efficacia, ma soprattutto cambia l’approccio alla guida, ora decisamente più coinvolgente. A completare il quadro c’è la modalità Drift, che con l’elettronica disattivata consente di cimentarsi in scenografici “tondi” precisi e facilmente gestibili, segno di una volontà chiara da parte di Volkswagen: rendere la R non solo rapida, ma anche divertente.
Pur diventando più affilata, la R rimane una vera Golf nell’uso quotidiano: sonorità del motore presente ma mai invasiva, cambio fluido, consumi ragionevoli (circa 8 l/100 km reali) e un assetto che nella modalità Comfort rivela la sua natura sportiva solo sulle asperità più secche. L’abitacolo, sportivo ma senza eccessi, spicca per i sedili avvolgenti e per la qualità generale, supportata da un infotainment reattivo e intuitivo con ampio schermo centrale. Buono lo spazio per gli occupanti, mentre il bagagliaio perde qualche litro (341 l) a causa dell’ingombro della trazione integrale.
In sintesi, la nuova Golf R evolve dove serviva davvero: non tanto nell’efficacia – che era già di buon livello – quanto nel piacere di guida, ora finalmente degno del suo potenziale. Una vettura completa, equilibrata e oggi anche più emozionante.
| Modello | Volkswagen Golf |
| Versione | 2.0 TSI R Black Edition |
| Motore | 4 cilindri, turbo benzina, 2.0 litri |
| Potenza, coppia | 333 cv, 420 Nm |
| Trazione | Integrale |
| Cambio | Doppia frizione a sette rapporti |
| Massa a vuoto | 1’550 kg |
| 0-100 km/h | 4,6 secondi |
| Velocità massima | 270 km/h |
| Consumo medio | 8,3 l/100 km (omologato) |
| Prezzo | 65’700 Chf |