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Il lupo, le figurine della politica e il caso Belfor che si allarga

4 dicembre 2025
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Cari lettori,

oggi la nostra newsletter vi porta nel cuore del dibattito svizzero sulla gestione del lupo, con due parlamentari ticinesi che propongono un cambio di paradigma ispirato al modello svedese. Ci immergiamo poi in un'analisi critica della politica italiana e del suo uso delle ‘figurine’, con un focus sulla controversa figura di Francesca Albanese. Non mancano aggiornamenti sul caso Belfor, che si allarga coinvolgendo numerosi assicurati, e una riflessione sulla fine dell'era di Patrick Fischer alla guida della Nazionale di hockey. Buona lettura!

Due parlamentari ticinesi, Fabio Regazzi (Centro) e Alex Farinelli (Plr), hanno presentato a Berna due mozioni identiche per chiedere un “cambio di paradigma” nella gestione del lupo in Svizzera. Ispirandosi al modello svedese, l’idea sarebbe quella di avere un numero massimo di lupi in base alle peculiarità territoriali, ambientali e socio-economiche delle singole regioni. I mozionanti sostengono infatti che l'attuale sistema, troppo lento e burocratico, non sia più sostenibile data la crescita esponenziale della popolazione di lupi (da una decina nel 2010 a oltre 300 oggi), che mette a rischio l'agricoltura di montagna e la sicurezza della popolazione. Critici come l'ecologista vallesano Christophe Clivaz ritengono però l'approccio sproporzionato, sottolineando l'efficacia delle misure di protezione delle greggi e il basso impatto del lupo sulla mortalità ovina. L'articolo è a firma di Stefano Guerra.
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Nel suo commento intitolato ‘La politica delle figurine’, Roberto Scarcella analizza la tendenza della sinistra italiana a promuovere sé stessa attraverso figure di rilievo, spesso scegliendo la persona sbagliata per una battaglia giusta. L'autore prende come esempio Francesca Albanese, relatrice Onu per i diritti umani nei Territori palestinesi, divenuta nota dopo le sanzioni americane nei suoi confronti in seguito alla stesura dei suoi rapporti molto critici con Israele. Scarcella critica le sue numerose ‘scivolate’, come la recente affermazione "condanno l'aggressione, ma che sia da monito per la stampa" in seguito all'irruzione di facinorosi pro Palestina nella sede del quotidiano ‘La Stampa’. Secondo Scarcella, queste imprudenze danneggiano la sua credibilità, la causa palestinese e la sinistra stessa.
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Il caso Belfor si allarga: decine di clienti privati della Mobiliare di Bellinzona che negli anni scorsi sono incappati nell’ex ispettore sinistri (comparso alla sbarra lunedì assieme agli atri otto coimputati) potrebbero essere condannati per truffa assicurativa. Clienti avrebbero concordato con l'ispettore arrestato nella primavera 2023 danni inesistenti o maggiorati, spartendosi illecitamente i proventi. L'articolo, firmato da Marino Molinaro, dettaglia vari episodi di frode e le modalità del raggiro.
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Christian Solari riflette sulla fine imminente dell'era di Patrick Fischer sulla panchina della Nazionale svizzera di hockey, che si concluderà dopo i Mondiali di Zurigo e Friborgo. Solari elogia ‘Fischi’ per il suo carisma e per aver instillato nei giocatori e negli allenatori svizzeri la convinzione di poter competere con i migliori, portando la squadra a tre argenti mondiali, sfiorando quindi più volte l'oro. Fischer ha saputo sfruttare al meglio una generazione d'oro di talenti NHL, costruendo sulla credibilità data al movimento da Ralph Krueger. L'autore suggerisce che la decisione di Fischer potrebbe in parte essere legata all'invecchiamento di questa generazione di campioni. Conclude sottolineando l'arduo compito che attende il suo successore, Jan Cadieux, che dovrà affrontare il difficile paragone con un allenatore che ha osato sognare e profetizzare la conquista di un titolo mondiale.
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