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Di ricerca sull’Alzheimer, di vecchiaia e di palestre itineranti

Nell’edizione odierna un viaggio fra i testimoni della guerra a Kherson in Ucraina. E l’analisi della sconfitta bianconera nella finale di Coppa Svizzera

5 giugno 2023
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In prima linea per la lotta all’Alzheimer: nelle cronache del Mendrisiotto intervista a Gea Cereghetti, classe 1991, originaria di Morbio Inferiore, che il 1° giugno ha ricevuto il premio 2023 della Società degli accademici italiani in Svizzera riservato alla migliore tesi di dottorato nel campo delle scienze della vita. Tesi elaborata al Poli di Zurigo e in quel contesto già premiata.

Da una malattia degenerativa al mondo degli anziani: ne parliamo con il medico, psichiatra e psicoterapeuta Graziano Martignoni. «Se la vecchiaia è spesso condannata all’afasia sociale, a mero dato sociologico e statistico, la vecchiezza – sostiene – è narrazione che cerca le parole e il senso stesso dell’esistere, sino ai confini della vita».

E intanto ci si tiene in forma, o almeno si tenta. Parliamo della palestra itinerante ValMoving di Avegno Gordevio. «L’idea nasce dopo un test proposto l’anno scorso nell’area di svago vicino alla piscina di Bignasco», spiega Laetitia Grossini, responsabile dell’associazione Pafs Vallemaggia (Promotori per l’attività fisica e la salute).

Dall'attività fisica svolta per diletto, a quella svolta come professione. Il calcio. Stefano Marelli commenta la sconfitta dell'Fcl nella finalissima di Coppa Svizzera: «C’è anche molto di cui andare fieri e felici. Non è da tutti infatti conquistare due finali consecutive, ripetendo quasi per filo e per segno quanto compiuto da Croci-Torti e i suoi ragazzi già lo scorso anno».

Poi l'Ucraina e il suo dolore. «Non torni più indietro dalla guerra, non come eri prima di incontrarla. Quando penso a mia moglie, ai miei due bambini e al fatto che potrebbero crescere senza un padre, sto male. E nello stesso tempo mi sento un debole, perché in guerra non puoi avere delle debolezze, non puoi pensare al fatto che morirai e che qualcuno soffrirà perché altrimenti non fai bene il tuo lavoro, hai paura. Un guerriero non può permetterselo». È una delle toccanti testimonianze raccolte a Kherson dal corrispondente Cristiano Tinazzi.

Buona lettura.

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