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Clima, sostenibilità, inclusività: viaggio nella Generazione Z

Nell’edizione odierna, sogni, speranze e difficoltà dei nati tra il 1997 e il 2010. Si parla anche di Cardada e Monte Brè, di bus a Lugano e logopedisti

9 gennaio 2023
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Chiedono più attenzione verso la sostenibilità, hanno a cuore il clima, sono disponibili a fare rinunce. Tra hobby e lavoro retribuito non tracciano confini netti, sono sessualmente fluidi, dunque rispettosi delle differenze. Auspicano, pertanto, la società più inclusiva possibile. Sophie, Riccardo e Isma parlano a nome della Generazione Z, i nati tra il 1997 e il 2010, nell’approfondimento di Simonetta Caratti che, nell’editoriale ‘Generazione Z, tra divieti e inclusione’ traccia un ulteriore ritratto di una generazione anche sofferente.

Tra Locarnese e Luganese. Di Monte Brè e Cardada-Colmanicchio scrive Davide Martinoni: l’insufficiente urbanizzazione della Zona residenziale montana mette al sicuro il comparto da nuovi insediamenti (‘mega resort’ compresi). Leonardo Terzi incontra invece Mattias Schmidt, luganese e membro di comitato dell’associazione dei passeggeri Astuti (sezione ticinese di Pro Bahn), per un bilancio – ritenuto "positivo" – dopo gli ultimi potenziamenti del servizio bus nella zona di Lugano, spesso sottoposto a impietosi confronti con città della Svizzera interna. E il traffico in città...

Il Consiglio di Stato ha bocciato la proposta del deputato liberale radicale Aron Piezzi, che nel mese di maggio aveva chiesto un nuovo percorso universitario in Ticino per la formazione di nuovi logopedisti, stante l’aumento dei bambini con disturbi specifici dell’apprendimento. Ma un master alla Supsi e un’attività privata a tempo parziale potranno aiutare.

Buon inizio di settimana, e buona lettura.

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