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Ex funzionario del Dss: per fare luce un auditor ginevrino

Dal Ccl dei dipendenti delle stazioni di benzina alla Cevio-novela. Passando per le palestre dove si allena Fabio Guglielmini e... il Pd

18 agosto 2022
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C’è il nome. Ed è quello dello studio legale ginevrino Troillet Meier Raetzo. Cui spetterà l’incarico di fare chiarezza su quanto avvenuto a suo tempo nell’Amministrazione cantonale, e sul comportamento da essa tenuto, in relazione all’agire dell’ex funzionario del Dipartimento sanità e socialità condannato per coazione sessuale e violenza carnale nell’aprile dello scorso anno con sentenza, cresciuta in giudicato, della Corte di appello e di revisione penale. La commissione parlamentare della Gestione ha dunque scelto di affidare il delicato tema a un auditor esterno tanto all’Amministrazione, quanto al Ticino. Specializzato tra l’altro in diritto del lavoro.

Contratto collettivo? No grazie. Fra i distributori di benzina ticinesi non mancano le persone che non vedono di buon occhio la modifica federale sui salari minimi per i dipendenti. E Matteo Centonze, presidente dell’Associazione ticinese delle stazioni di servizio puntualizza: «In Ticino c’è già la Legge sul salario minimo».

Aleggia anche l’ombra del Tribunale cantonale amministrativo sui due referendum lanciati il 4 agosto a Cevio, uno concernente la costruzione di una nuova scuola a Bignasco e l’altro sulla vendita di un terreno nel capoluogo. Una vera e propria ‘Cevio-novela’ che potrebbe dunque anche non vivere il suo ultimo capitolo venerdì, quando la raccolta firme sarà consegnata in cancelleria.

Dallo sci alla palestra: una vita sempre alla ricerca dei propri limiti. La vita è quella di Fabio Guglielmini, giovane ‘strongman’ di casa nostra, a cui oggi le pagine sportive dedicano una finestra speciale.

Infine eccoci nella vicina Penisola, dove ormai a tenere banco da settimane è la scadenza elettorale. Occhi puntati sul Pd che, come dimostra la scelta dei candidati – talmente urticante per i propri elettori da far pensare che la lista gliel’abbia passata qualcuno di destra –, è ormai un simulacro di un partito, un ingombrante carrozzone impegnato a non lasciare ad altri la propria posizione vantaggiosa (quella della sinistra progressista non estrema): un po’ come quelle famiglie extralarge che si piazzano al mattino presto in spiaggia con il gazebo e le borse frigo grosse come ghiacciaie di un ristorante: "C’eravamo prima noi". E ti guardano pure male.

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