Curiosità

I Beatles e gli Stones a Fano, nel Museo della batteria

Con la Premier di Keith Moon e la Ludwig di Ian Paice. Per chi, appassionato di percussioni, tra Covid pass e tamponi, dovesse trascorrere Natale al mare

Percossa da Keith Moon
(© Bigdrumtrump/Wikipedia)
15 dicembre 2021
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Venticinque batterie provenienti dall’Italia e dall’estero suonate dai complessi più famosi della seconda metà del Novecento, dai Beatles ai Deep Purple, dagli Who ai Rolling Stones, dai Led Zeppelin ai Genesis. Molte sono ‘sorelle’ di quelle usate, in modello, finitura e anno di produzione, mentre altre sono addirittura originali, come la Ludwig utilizzata da Ian Paice fino al 1969 e autografata, o la Premier suonata da Keith Moon degli Who che l’ha voluta su misura con doppia cassa e attacchi Rogers più resistenti alle sue potenti percussioni; fino ai rullanti di Tullio De Piscopo.

Gli strumenti sono in mostra a Fano, nelle Marche in riva al mare, nel Museo della batteria, frutto della collezione di Daniele Carboni, che con l’associazione Luciano Bonfitto mette in bella vista l’identico modello di Premier suonato da Ringo Starr dei Beatles all’inizio e poi quello più piccolo della Ludwig scelto al posto della tedesca Trixson per farsi vedere al pari dei suoi tre compagni, o la Gretsch di Charlie Watts, quella di John Bonham dei Led Zeppelin, ma anche i modelli italiani utilizzati dai Pooh, dalla Pfm, dai Queen. Per chi, appassionato di percussioni, tra Covid pass e tamponi, dovesse trascorrere Natale al mare, il museo è aperto tutte le domeniche dalle 16 alle 20, tutti i giorni su prenotazione (info@museodellabatteria.it, ingresso 5 euro con visita guidata).

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