Curiosità

Genova: chiude Klainguti, storica pasticceria 'engadinese'

Oggi gestita dalla famiglia Ubaldi, fu aperta quasi per caso nel 1828 da quattro fratelli di Pontresina. Tutta colpa dell'America...

16 novembre 2020
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Si stringe il cuore, e un po' anche lo stomaco. La storica Pasticceria Klainguti, gioiello anche artistico sito nel centro storico di Genova, ha deciso di abbassare le saracinesche per sempre. La sua storia è legata a doppio filo con l'Engadina. I quattro fratelli che nel lontano 1828 diedero il nome al locale erano infatti pasticceri svizzeri di Pontresina, recatisi a Genova con l'intento d'imbarcarsi per l'America in cerca di fortuna. I motivi per i quali il viaggio venne rimandato non sono noti. Noto è che i fratelli optarono per l'arte pasticciera stabilendosi nel capoluogo ligure e lasciando ai posteri la torta Engadina, la torta Zena, la Sacripantina e altre golosità. La pasticceria fu meta, tra i molti personaggi illustri, di Giuseppe Verdi, per il quale i Klainguti crearono una brioche ad hoc chiamata 'Falstaff'. E Verdi ringraziò: il biglietto incorniciato sopra il bancone dei dolci recita "Cari Klainguti, grazie dei Falstaff. Buonissimi... molto migliori del mio!".

Nel corso del tempo, grazie alla cura della famiglia Ubaldi, attuale proprietaria, la struttura ha conservato ogni suo elemento ottocentesco, dall'ingresso alle vetrine, ai caratteri gotici dell'insegna. A questo punto, come riporta il sito genovatoday.it, solo un acquirente potrebbe salvare un pezzo di storia cittadina e, indirettamente, anche svizzera. Per il bene della pasticceria e soprattutto per quello dei dipendenti a rischio.

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