Abbiamo provato durante la presentazione stampa la nuova Honda Hornet 1000.
Due le versioni: la Hornet 1000 base e la Hornet 1000SP, prestazioni al top e prezzo di base molto competitivo con una qualità made in Japan.
La versione SP è presentata con una colorazione dedicata, ha 5 cv in più della versione standard grazie alla valvola sullo scarico, monta freni Brembo, sospensione posteriore Öhlins e cambio elettronico di serie.
Alla fiera di Milano, durante la presentazione della Honda Hornet 1000 gli ingegneri hanno posto l’accento su ripartizioni peso e rigidezze strutturali studiate per favorire la maneggevolezza e la guidabilità; queste spiegazioni ci hanno motivati a presentarci al Test per capire cosa si celi dietro questo nuovo modello. Durante il viaggio verso Alicante la curiosità aumentava, le domande più ricorrenti erano: come sarà la più potente della famiglia Hornet, che feeling trasmetterà e soprattutto ci saprà emozionare?
Nel 2023 la Honda ha voluto reintrodurre in Europa la Hornet, un modello iconico nato alla fine degli anni 90. Sono partiti dalla 750 che nel suo anno di lancio è risultata la naked più venduta, nel 2024 hanno presentato la Hornet 500 che è stata particolarmente apprezzata dai neopatentati per la categoria A 35kw. Per il 2025 arriva la Hornet 1000, una purosangue che rappresenta allo stato puro la stirpe Hornet.
I tecnici Honda hanno progettato un nuovissimo telaio a diamante in acciaio studiato per aumentare la precisione e migliorare l’agilità. Rispetto alla precedente CB1000R “Neo Sports Café”, la nuova Hornet 1000 vanta un aumento del 70% della rigidezza torsionale. Come da tradizione la linea è veramente minimal, nel guardarla traspare la volontà dei designer di creare una moto in puro stile Naked.
Inizia il test, ci tocca la versione SP, i tecnici ci spiegano i vari settaggi, impostiamo un riding mode personalizzato così da avere più “carne al fuoco” e incrociare a nostro piacimento le varie modalità di guida. Organizziamo il nostro riding mode User1: togliamo il controllo di trazione che a sua volta annulla anche l’anti impennamento, non si sa mai, se più avanti ci sono le condizioni è sempre interessante valutare il comportamento della moto senza ausili elettronici.
Il menu delle impostazioni elettroniche è semplice da usare, con un bottone riusciamo a impostare e a cambiare i vari riding mode.
Il percorso di prova prevede strade molto variegate, pochi rettilinei, molte curve a vario raggio e tanti cambi di direzione.
Si parte, al mattino ci sono 12 gradi di temperatura, qualche chilometro di riscaldamento per noi e gli pneumatici è d’obbligo. Il ritmo si fa subito allegro, ma la nostra Hornet non ci mette per niente in affanno, la posizione di guida è comodissima, l’angolazione sella pedane è ottima, il manubrio risulta abbastanza alto e, di conseguenza, non carica troppo i polsi rendendo la moto adatta anche a lunghe distanze. Aumenta la temperatura dell’aria, cominciamo a capire la belva e sale l’adrenalina.
Le sospensioni rispondono bene, in questa fascia di prezzo non ci capita spesso di provare moto con ammortizzatori così performanti. La forcella è progressiva, in frenata la moto è stabile, percepiamo un bell’equilibrio tra maneggevolezza e stabilità.
Divertimento assicurato, la nuova Hornet si lascia condurre come piace a noi, i nostri sensi percepiscono ogni frangente, la guida diventa spontanea e si trasforma in un’esperienza molto piacevole e gratificante. La nuova nata è ottima in frenata e inserimento in curva, dobbiamo ammettere che in questo ambito ha saputo emozionarci.
In percorrenza la moto mantiene la linea impostata e permette al conducente con una certa naturalezza di variare la traiettoria se necessario.
Veniamo al nostro riding mode impostato senza controllo di trazione: l’equilibrio tra ciclistica e connessione gas è ottimo, la moto risulta sempre molto neutra e guidabilissima, in uscita di curva non è mai brutale, ha una buona trazione, l’avantreno non si alleggerisce troppo e la moto accelera forte soprattutto sfruttando l’allungo del quattro in linea. Consigliamo di togliere i controlli solo in condizioni perfette del manto stradale, parliamo comunque di rapporti corti e quasi 160 cavalli.
A oggi il mercato moto propone le più svariate configurazioni di motore, ma, non ci stancheremo mai di dirlo, ogni volta che saliamo su un quattro cilindri in linea di un certo calibro ritroviamo sempre quelle sensazioni di guida che ci rendono particolarmente entusiasti, in alcuni modelli questa architettura di motore enfatizza particolarmente la guida.
Se parliamo di motore la Hornet 1000 è una moto premium, infatti il suo 4 cilindri deriva dalla CBR 1000 Fireblade, quella che abbiamo provato per voi nel 2017 a Portimao per intenderci, sapientemente adattato per dare il meglio di sé in una moto sportiva stradale.
La nuova Honda Hornet 1000 ci ha veramente trasmesso un ottimo feeling, le sensazioni di guida sono molto intuitive, autentiche, di conseguenza guidare la nuova Hornet 1000 è un vero spasso.
Motore | 4 cilindri in linea di derivazione CBR 1000RR |
5 riding mode, 3 predefiniti e 2 personalizzabili | |
display TFT a colori da 5 pollici dotato di connettività Honda RoadSync | |
Colori | “Grand Prix Red”, “Mat Iridium Gray Metallic”, “Pearl Glare White” |
Prezzo | Chf 10’990.- |
Scheda Tecnica Honda CB 1000 Hornet SP
Motore | cilindri in linea con più coppia e potenza grazie alla nuova valvola allo scarico |
Telaio | monoammortizzatore Öhlins TTX36 |
Freni | pinze freno Brembo Stylema ad attacco radiale |
quickshifter di serie | |
Colori | “Mat Ballistic Black Metallic”, cerchi color “Desert Gold Metallic” e foderi forcella anodizzati color Oro |
Allestimenti | Style Pack Sport Pack Comfort Pack |
Prezzo | Chf 12’990.- |