Auto e moto

Hyundai Santa Fe PHEV: dirompente e accogliente

Spicca per le suggestive forme scolpite, convince in comfort e convivialità. Equilibrata la meccanica ibrida ricaricabile

La nuova Santa Fe adotta un look deciso, spigoloso e originale, con grandi superfici levigate non prive di fascino. La crescita in lunghezza estende l’abitabilità a sette posti
27 dicembre 2024
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La Santa Fe cambia volto in maniera radicale. Niente più linee sinuose e arrotondate, sostituite da un cambio di stile che va in segno opposto: la quinta generazione del modello esalta forme squadrate e superfici levigate, strizzando anche vagamente l’occhio a un “revival” del design Suv adottato negli Usa in special modo negli anni 80. Tuttavia, qui combinato a una pulizia di superfici che evoca contemporaneità: si possono interpretare le forme della nuova nata sotto il profilo della assoluta modernità, così come quello di un vago gusto “rétro”.

Sottolineatura, quest’ultima, che ritroviamo ad esempio a bordo della Vertex plug-in protagonista del test, corredata di tinta “classica” ma attualizzata – marrone terra opaco – in combinazione a interni tabacco con tanto di inserti tipo legno. La vettura si presta tuttavia a un’ampia personalizzazione, che le può conferire un effetto cromatico ben differente, inclusi rivestimenti in tinta nera o al contrario chiarissima, molto chic. La nuova Santa Fe “osa”, vuole essere audace nelle sue forme scolpite: dal vero è imponente e non passa inosservata, riuscendo a smarcarsi con decisione dallo stile prevalente in voga.

La piattaforma di base è quella del modello precedente, largamente rimaneggiata per adattarsi al nuovo sviluppo. Crescono non soltanto la lunghezza, che tocca i 4,83 metri, ma anche la misura del passo, per offrire ulteriore spazio interno. Con possibilità di adottare tre file di sedili che offrono accoglienza a sette persone. Cuore della vettura è l’1.6 T-GDi turbo a iniezione diretta da 160 cv, combinato a un motore elettrico capace di 98 cv, mentre la batteria al litio offre una capacità di 13,8 kWh permettendo una solida autonomia anche in modalità di marcia solo elettrica: anche nel corso della nostra prova non siamo mai scesi al di sotto dei 50 km su singola carica. La sua rigenerazione può essere affidata alle colonnine (servono circa quattro ore per il ripristino) oppure su presa domestica (circa otto ore). La trazione integrale è meccanica a regolazione elettronica con modalità di marcia dedicate anche ai fondi a ridotta aderenza, il cambio è automatico a sei rapporti.

A bordo la vettura propone un arredo moderno anche qui dalle linee squadrate, in sintonia con le linee di carrozzeria. Le finiture sono piuttosto ricercate e di qualità sul completissimo allestimento Vertex in prova, suggerendo la sensazione di un ambiente “premium” che contribuisce al benessere di bordo. Voce supportata anche da ulteriori ricercatezze, come le poltrone anteriori reclinabili in modalità “chaise longue” completate dagli appoggi per i polpacci, l’accesso alla terza fila tramite il movimento di una sola levetta, la climatizzazione automatica standard a tre zone e le numerose bocchette di aerazione presenti su tutte le tre file di sedili.

La sistemazione è panoramica per l’intero equipaggio, con divano posteriore regolabile (anche longitudinalmente), ampio e notevolmente distanziato dagli schienali anteriori, e terza fila a scomparsa sfruttabile anche da persone adulte senza particolari costrizioni. Generoso il vano di carico, con una cubatura di 621 litri con terza fila reclinata. Peccato però per l’assenza della botola centrale passante in seconda fila, sempre utile. La strumentazione è digitale e include la proiezione a display delle telecamere esterne che inquadrano gli angoli morti ogni volta che si azionano gli indicatori di direzione, fornendo un ausilio di sicurezza supplementare. Al centro spicca l’ampio schermo ad alta risoluzione per navigazione e multimedialità, più in basso un’ampia sezione per i controlli della climatizzazione. Apprezzabile la disponibilità di numerosi vani per gli oggetti personali, così come la presenza di ben due basi di ricarica induttiva sul tunnel centrale.

Al volante la Santa Fe Phev punta principalmente alle doti di comfort, che in effetti è di solida qualità a tutte le andature. Ben supportata da consumi sotto controllo anche ad accumulatore scarico: variabili tra 6 l/100 km con prevalenza di percorsi urbani a 9 l/100 km in caso di guida prevalente in autostrada, per una media attorno o poco sotto gli 8 l/100 km. L’autonomia è tuttavia discreta, poiché su questa ibrida plug-in il serbatoio di benzina è limitato a 47 litri. Senz’altro grande negli spazi angusti, il grande Suv coreano si lascia condurre con fluidità crescente man mano che gli spazi si ampliano, con un eccellente assorbimento delle asperità stradali. La vettura si muove con autorevolezza anche tra le curve, mostrando rotondità ed equilibrio, con controlli di trazione e stabilità che intervengono con ottima progressione se chiamati in causa. Le prestazioni stesse, pur certo non sportiveggianti, sono ampiamente soddisfacenti per l’impiego quotidiano, permettendo brio e variazioni di andatura senza alcun affanno.

Scheda Tecninca

ModelloHyundai Santa Fe
Versione1.6 T-GDi 4WD PHEV Vertex 7P
MotoreSistema ibrido plug-in con 1.6 benzina turbo e unità elettrica
Potenza, coppia253 cv, 367 Nm
TrazioneIntegrale
CambioAutomatico a sei rapporti
Massa a vuoto2’220 kg
0-100 km/h9,3 secondi
Velocità massima180 km/h
Consumo medio1,7 l/100 km + 19,2 kWh/100 km (omologato)
Prezzo71’900 CHF