Auto e moto

Mobilize Duo e Bento: regine degli spazi angusti

I nuovi quadricicli, due posti e cargo, offrono buona protezione con comfort essenziale, agilità estrema e ottima autonomia

Simpatico ‘ovetto’ futuristico, la Mobilize Duo evolve il concetto di quadriciclo a due posti in tandem della progenitrice Twizy. Con dimensioni sempre minime: 2,43 x 1,30 metri
23 gennaio 2025
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Nel segno della Twizy: la Duo è l’erede diretta del quadriciclo biposto in tandem commercializzato da Renault dal 2011 all’anno scorso. Ora lo sviluppo dei nuovi sistemi di mobilità in seno alla Régie è affidato al neonato marchio Mobilize, che con questa nuova microcar – autentico “folletto” da centro storico – ripropone diverse delle caratteristiche tecniche viste sulla progenitrice, aggiungendovi una robusta evoluzione a tutto campo. Votata a supportare più protezione e sicurezza, con l’aggiunta tra gli altri elementi di vere portiere e dell’airbag per il conducente, una “prima” sui mezzi di questa categoria.

La vettura è declinata in due varianti specifiche, con la Duo dedicata al trasporto delle persone e la Bento dedicata invece al carico, per impieghi professionali. La prima viene a sua volta offerta in due soluzioni di prestazioni, in ossequio alla vigente normativa di categoria: la versione 45 Neo è un quadriciclo leggero L6 con velocità di punta autolimitata a 45 km/h, potendo però essere condotta in Svizzera con la semplice patente F. Le varianti 80, Pro ed Evo, si configurano invece come quadricicli pesanti L7 e possono spingersi fino a 80 km/h, ma richiedono la patente B. Sulla base della 80 è realizzata poi la Bento, monoposto con zona posteriore occupata dall’estensione dell’ampio box trasporto a due battenti.

Tecnicamente, Duo e Bento impiegano il medesimo telaio tubolare in acciaio con sospensioni indipendenti e meccanica elettrica nella zona posteriore, sfruttando elementi attinti dal gruppo Renault: il piccolo motore a 48V da 16 cv è derivato dall’unità elettrica incorporata nel sistema ibrido leggero della Austral, mentre la batteria da 10,3 kW netti (erano 6,1 kWh sulla Twizy) è la stessa della neonata Renault 5 E-Tech. Non è prevista la ricarica rapida, ma è vero che la Duo offre un’autonomia consistente: 161 km dichiarati, non distanti da quanto si riesce a ottenere su strada nella stima di consumo che abbiamo visto durante il test svoltosi nel traffico congestionato di Roma; situazione dove il recupero di energia in rallentamento è più favorevole. Con presa domestica standard serve un’attesa di circa mezz’ora per recuperare 25 km di autonomia (dal 20% all’80% in 3h50), a richiesta si può avere la presa Tipo 2 che accorcia però relativamente di poco i tempi di sosta.

La trazione delle Mobilize è posteriore e l’architettura di bordo conserva, come anticipato, l’accoglienza fino a due persone sistemate una dietro l’altra, con posizione di conduttore ed eventuale passeggero perfettamente centrali al mezzo. Le cui dimensioni sono davvero lillipuziane, permettendo agilità e capacità di parcheggio seconde soltanto ai mezzi a due ruote: la lunghezza si ferma a 2,43 metri, la larghezza è pari ad appena 1,30 m. Dal vero la vetturetta appare persino più compatta, spiccando ad ogni modo per il design funzionale ma pure ricercato nella sua originalità; l’insieme punta senza mezzi termini al massimo contenimento dei costi (i paraurti anteriore e posteriore antigraffio sono identici, l’abitacolo è minimalista), ma l’insieme è più che gradevole. Anche nel caso della Bento 80, il cui vano posteriore appare simpatico e ben integrato, offrendo una cubatura di 649 litri cui si aggiungono gli spazi aperti all’interno dell’abitacolo (circa 300 litri) per raggiungere una capacità utile prossima al metro cubo.

A bordo, il sedile è fisso nell’inclinazione dello schienale ma mette subito a proprio agio con i comandi, anche grazie al volante piuttosto verticale. La seduta in seconda fila appare invece più sacrificata, specie per le gambe. Comandi, strumentazione (digitale, minimalista) e funzionalità di bordo sono essenziali, anche sulla più ricca Evo che porta tra l’altro in dote le espressive grafiche arancio, ma spiccano la presenza di un supporto per smartphone in plancia, sedile riscaldato e parabrezza a sbrinamento elettrico, in assenza della climatizzazione che è in opzione. Le portiere ad apertura verticale sono comode, un po’ meno i piccoli vetri apribili a compasso, stile 2CV.

In marcia, al volante della più potente 80, la Duo scatta subito decisa per poi calare di spinta a partire da circa 35-40 km/h, ma per muoversi in città l’agilità in scatto e ripresa è più che favorevole. Lo sterzo non è troppo leggero e bastano pochi tocchi per cambiare di traiettoria, mentre la visibilità appare meno evidente che sulle auto normali, poiché la posizione centrale allontana i montanti che vanno così a coprire alcune zone della visuale periferica. Il comfort è accettabile ad andatura modesta e su brevi tragitti, ma decade rapidamente dove l’andatura si fa più scorrevole: già sulle circonvallazioni, dove ci si muove più veloci, il minimo assorbimento offerto dalle sospensioni restituisce con energia crescente tutte le asperità sul sedile, di suo rigido, mentre la rumorosità del motorino elettrico sale notevolmente già oltrepassati i 35 chilometri orari.

Scheda Tecnica

MotoriElettrici
Potenza16 cavalli
TrazionePosteriore
CambioAutomatico monomarcia
Autonomia149-161 km (omologato)
PrezzoDa 9’990 CHF (stimato)