laR+ TEST DRIVE

BMW X5 xDrive50e, reattiva e raffinata

Look e interni ritoccati, insieme al sistema ibrido plug-in potenziato, si combinano in un’accoglienza ricercata con guida di elevata qualità

Ravvivata lievemente nel design, specie del frontale che adotta tra l’altro gruppi ottici assottigliati, la X5 continua a spiccare per una presenza su strada distintiva
11 giugno 2024
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Di recente sottoposta alla serie di aggiornamenti di metà carriera, la rinnovata X5 presenta interventi mirati di design e un’evoluzione della digitalizzazione di bordo, insieme ad altre migliorie: tra queste figura il potenziamento della propulsione ibrida ricaricabile, xDrive50e protagonista del test. Minime le modifiche apportate all’aspetto estetico, condensate principalmente nell’adozione di nuovi gruppi ottici anteriori, più sottili, insieme ad altri piccoli dettagli del frontale: nel suo insieme la vettura conserva la stessa presenza su strada, suggerendo un velo ulteriore di ricercatezza. Non cambiano le dimensioni, con una lunghezza pari a 4,94 metri.

C’è invece più grinta sotto il cofano. L’unità termica principale è affidata al fluido e rotondissimo sei cilindri in linea, turbo benzina di tre litri con distribuzione a ciclo Miller per ottenere il miglior rendimento energetico e capace qui di 313 cavalli e 450 Nm di coppia, mentre il motore elettrico – incorporato all’interno del cambio – offre ora 197 cv. La sua coppia di 250 Nm viene inoltre incrementata quasi fino al doppio mediante l’adozione di un ingranaggio di riduzione a monte dell’innesto sulla trasmissione, lasciando in questo modo spazio a un “plus” ben più solido di spinta a corrente nelle fasi di accelerazione e ripresa a pieno gas. Anche grazie a questa risorsa, il grosso Suv tedesco mette in campo una solida grinta nello stesso passaggio da fermo ai 100 km orari, raggiunto in poco meno di cinque secondi. Con il concorso della solida trazione integrale xDrive a distribuzione di coppia variabile, come di consueto tarata con una prevalenza iniziale di spinta al retrotreno per massimizzare agilità e sportività di resa nella guida. Ulteriormente evoluto e raffinato, inoltre, lo stesso cambio automatico a otto rapporti Steptronic Sport corredato di ausilio alla partenza da fermo (Launch Control).

La batteria al litio è a sua volta potenziata fino a 25,7 kWh netti (vale a dire disponibili per la marcia), con possibilità di ricarica esterna fino a 7,4 kW che ne permette la rigenerazione in 4,5 ore. L’autonomia in modalità puramente EV risulta ben solida: sul campo abbiamo potuto percorrere oltre 60 km di slancio e senza particolari attenzioni, a fronte di un dato dichiarato pari a 94-110 km (WLTP). Per restare in tema di consumi, ad accumulatore esaurito la xDrive50e richiede circa 10 l/100 km di benzina affrontando percorsi misti. Al volante, l’integrazione tra benzina ed elettrico appare eccellente, non solo nell’uso quotidiano ma anche nella conduzione sportiva. L’erogazione è sempre prevedibile e dosabile con precisione, pur lasciandosi percepire con chiarezza il “boost” elettrico studiato, come abbiamo visto, anche con questo scopo specifico. Iniezione di spinta tangibile già ai regimi più bassi: in questo modo si aggiungono ulteriore corpo e reattività alla notevole prontezza intrinseca del sei cilindri in linea. Di suo, capace come sempre di sfoderare una resa acustica altrettanto coinvolgente.

Tra le curve, la xDrive50e conserva una degna sportività, sia pur lievemente “vellutata” anche per il peso incisivo: l’assetto, in particolare, lascia sempre spazio a rollio e beccheggio piuttosto avvertibili, in assenza del controllo attivo di rollio (non disponibile su questa versione). Nonostante questo, il comportamento rimane solidamente omogeneo, equilibrato e prevedibile, vale a dire maturo e “facile” in tutte le situazioni di conduzione; volendo, anche forzando il ritmo con elettronica di controllo totalmente disattivata. A questo proposito, risulta ben gustosa ai conducenti più smaliziati l’uscita dalle curve più strette in lieve sovrasterzo, permesso dalla ripartizione xDrive prevalente al retrotreno. Soddisfa il dinamismo intenso anche l’impianto frenante, capace di buona resistenza alla fatica pur concedendo qualche metro in più negli spazi di frenata “tirati”. La stessa cambiata è dinamica anche se, al pari di altre BMW ibride, pure qui i passaggi di rapporto non appaiono così istantanei come sui modelli “made in Monaco” spinti unicamente dal motore termico.

L’abitacolo è attualizzato con l’arredo di ultima generazione; finiture e materiali puntano come di consueto ad accoglienza e qualità di alto livello, mentre il design si spinge ulteriormente verso minimalismo, digitalizzazione e impatto scenico. La sistemazione a bordo è rialzata e piuttosto dominante, mentre di fronte al posto di guida spiccano il display da 12,3” riservato al cruscotto così come quello centrale multifunzione da ben 14,9” a diagonale allungata, entrambi uniti dalla medesima copertura in vetro in modo da creare un effetto di continuità. Minimi i comandi secondari a pulsante. La libertà di movimento è generosa per l’intero equipaggio, senza dimenticare un bagagliaio versatile e sufficientemente capiente (da 500 litri).

Scheda tecnica

ModelloBMW X5
VersionexDrive50e
MotoreSistema ibrido plug-in con 6 cilindri in linea, 3.0 litri benzina turbo e unità elettrica
Potenza, coppia489 cv (in modalità “boost”), 700 Nm
TrazioneIntegrale
CambioAutomatico a 8 rapporti
Massa a vuoto2’420 kg
0-100 km/h4,8 secondi
Velocità massima250 km/h
Consumo medio1,2-0,8 l/100 km + 30,7-26,3 kWh/100 km (omologato)
Prezzo114’800 Chf
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