Auto e moto

911 Carrera S Cabriolet

La nuova, ulteriore evoluzione di questa sportiva storica e immortale colpisce nel segno.

Linea sinuosa, posteriore maggiorato e ‘vita’ stretta: la 911 si rinnova nel massimo splendore
27 novembre 2019
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La 911 si identifica a buon diritto con Porsche stessa: ad ogni evoluzione salgono le aspettative, come nel caso di questa ottava generazione che abbiamo a disposizione nella versione Carrera S a due ruote motrici con intrigante carrozzeria Cabriolet, corredata tra l’altro da una ricca dotazione di opzioni tecniche per apprezzarne tutte le qualità dinamiche. Ma quanta “cattiveria” è rimasta in corpo a questo modello, rispetto alle moderne esigenze di comfort e versatilità? Sottopelle pulsa il consueto ed imprescindibile sei cilindri boxer, evoluzione del già conosciuto 3.0 litri biturbo; aggiornato in profondità, pressoché in ogni suo componente, eroga qui 450 cv con una robusta coppia di 530 Nm a partire da 2’300 giri fino a 5’000, mentre la trasmissione può contare sul differenziale posteriore autobloccante con gestione attiva della spinta Torque Vectoring Plus e cambio doppia frizione PDK a otto rapporti. Il design è quello inconfondibile di sempre, ulteriormente levigato ed affinato, mentre la capote spicca per altrettanta cura costruttiva, nella sua notevole ma solo apparente semplicità: oltre ad assicurare un isolamento acustico di pregio, presenta infatti un’esclusiva costruzione con centine di supporto superficiali che permettono di conservare la medesima bombatura del tetto della Coupé. Il movimento di apertura e chiusura richiede appena 12 secondi, fino a 50 km orari.
In marcia. Il caratteristico rombo a bassa tonalità del boxer è filtrato ma ben presente, mentre l’auto scorre docile ad andatura normale; la nuova 911 si lascia condurre con ulteriore fluidità nel traffico, pronta però a scattare non appena ne sorge la voglia o la necessità; tra l’altro, con il pacchetto Sport Chrono è di serie la rotella sul volante di attivazione rapida delle modalità di marcia, con pulsante per accesso immediato e temporizzato (20 secondi) alle regolazioni dell’auto che permettono le massime prestazioni, comodissimo ad esempio per velocizzare un sorpasso.
Il consueto mordente è subito ben presente, con valvola allo scarico che libera un po’ più di “voce” – un volume ancor più presente non guasterebbe – e la consueta, caratteristica reattività quasi rabbiosa alla pressione dell’acceleratore nella seconda metà del regime utile. Il “taglio” arriva a 7’500 giri, lasciando tuttavia sognare un “urlo” ancor più aggressivo, che con tutta probabilità sarà riservato alle future versioni più performanti.
Lo scatto da fermo è in ogni caso del tutto incisivo, ben al di sotto dei 4 secondi per raggiungere i 100 km orari e bastano solo 12,8 secondi per toccare quota 200 km/h. Ma sono le curve a dettare le qualità di telaio ed il carattere dinamico dell’auto, ed ecco emergere cristallino il classico comportamento 911, giostrando di appoggio in appoggio: con l’enorme motricità, accentuata dal motore posteriore in posizione a sbalzo, che spinge l’avantreno in un sottile sottosterzo pienamente sfruttabile continuando l’accelerazione, oppure in sovrasterzo deciso ma ben dosabile nelle volte più strette dove volutamente si esagera (il controllo di stabilità include una regolazione intermedia che offre gran libertà di “traverso” senza togliere del tutto la protezione); e con l’altrettanto caratteristico frontale che alleggerisce un velo in accelerazione piena. La danza nel misto è ancora più armonica e più facilmente avvicinabile, ma tutto il fascino ed il sapore unico di questa particolare configurazione meccanica restano pienamente intensi per appagare anche i guidatori più esperti.
L’abitacolo, ispirato agli interni dei modelli anni 60 e 70 con lo sviluppo verticale della plancia compatta, regala autenticità ed accoglienza; lo spazio è generoso e la seduta ancora più bassa lascia spazio ad una postura pienamente sportiva (con maggior contenimento laterale) anche alle persone più alte. L’eccellente navigazione sullo schermo centrale da 10,25” può essere ripetuta anche nel piccolo display laterale del cruscotto, mentre alla leva del cambio automatico miniaturizzata – trasmissione peraltro rapidissima, secca e diretta – serve in verità abituarsi un po’. Spazio per i bagagli minimalista e la consueta, striminzita panchetta posteriore serve proprio per estendere l’autonomia di viaggio.

Scheda Tecnica

ModelloPorsche 911 Carrera
VersioneS Cabriolet
Motore6 cilindri boxer, benzina biturbo, 3.0 litri
Potenza, coppia450 cv, 530 Nm
Trazioneposteriore
Cambiodoppia frizione 8 rapporti
Massa a vuoto1’585 kg
0-100 km/h3,7 secondi
Velocità massima306 km/h
Consumo medio9,1 l/100 km (omologato)
Prezzo175’600 Chf
La compri se…cerchi un ‘must’ della gamma 911, meccanica prestante con carrozzeria convertibile adatta alla sportività come al ‘passeggio’.
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