Auto e moto

Seat Leon Cupra R

La versione di punta in edizione limitata e numera­ta include dettagli in carbonio, finiture color rame e tanta sostanza, oltre ai 10 cv supplementari: assetto rivisitato e autobloccante attivo amplificano la qualità della guida.

La Leon in versione di punta R combina carbonio e finiture color rame, ‘firma’ cromatica prescelta per accompagnare l’evoluzione del marchio Cupra
27 giugno 2018
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Esemplare 317 di 799, di cui 197 riservati al mercato svizzero, per la specialissima Leon di questo test: la targhetta numerata sul tunnel del cambio ricorda la tiratura limitata dell’inedita R, dedicata ad un pubblico di appassionati “puristi” di un certo modo di intendere la sportività a due ruote motrici. Non compaiono “numeri” straordinari nella scheda tecnica rispetto alla Cupra standard, con incremento di potenza di 10 cv (comunque record per il 2.0 TSI); ma l’affinamento di ogni componente della meccanica, basato sull’esperienza Seat in ambito agonistico, è inteso a garantire un salto di qualità tangibile sulla base di qualità dinamiche già rilevanti. Apprezzabile, com’è giusto che sia, da guidatori attrezzati di un pilotaggio fine a sufficienza per cogliere i “plus” raccolti in questa evoluzione d’autore.
L’aerodinamica include numerosi particolari in fibra di carbonio tra cui lama inferiore del paraurti, spoiler e diffusore posteriori; il look conserva una certa sobrietà, ma l’efficienza in galleria del vento migliora del 12,5% includendo maggiore deportanza. Sottopelle, le sospensioni regolabili DCC adottano l’inedito profilo Cupra con rigidità superiore, le carreggiate sono allargate ed i nuovi montanti anteriori introducono un camber negativo (-2°) che pareggia lo stesso valore già previsto al retrotreno. L’impianto frenante è maggiorato con dischi anteriori da 370 mm mentre è standard il differenziale autobloccante VAQ idraulico a controllo elettronico, in grado di trasferire fino al 100% della coppia su una singola ruota per influenzare attivamente percorrenza di curva e motricità. Unicamente in combinazione al cambio manuale – da puristi, per l’appunto – il motore guadagna i famosi 10 cv supplementari tra 5’800 e 6’500 giri, 300 giri più in alto del TSI standard da 300 cv che continua ad equipaggiare la R scelta col cambio automatico DSG.
Con queste premesse, le aspettative di guida aumentano.
La R conserva inizialmente l’anima docile ed intuitiva della Cupra standard: serve però sollecitarla in profondità per scoprirne il maggior potenziale, di gran portata. Modalità Cupra attivata, con bello scoppiettio rapido dalla valvola di scarico in rilascio, emerge un’aderenza ragguardevole che autorizza un ritmo pressoché corsaiolo tra le successioni di curve, affrontabili a velocità di livello superiore che sollecitano attenzione e reattività. Ma si fa tutto in punta di sterzo, perché la potenza si traduce tutta in accelerazione. Scorrevolezza e compostezza sono pressoché massime, il coricamento laterale è giusto accennato pur con il molleggio Cupra tutt’altro che esasperato per durezza, che però non limita né la rapidità di percorrenza, né il gran mordente dell’avantreno, sempre prontissimo in inserimento nonché nel conservare la traiettoria, anche aggredendo l’asfalto. L’autobloccante lavora poi con intensità e progressione esemplari, senza imporre strattoni sul volante ma agevolando la motricità delle ruote anteriori verso l’interno curva quasi in modalità “compasso”: si ottengono percorrenze di volta spettacolari, praticamente senza dispersioni; giusto forzando all’estremo il ritmo si può trovare un velo di sottosterzo, davvero poca cosa e controllabile togliendo un velo di gas per ritrovare subito aderenza granitica all’anteriore. Il retrotreno è stabilissimo e segue docile, mai scomposto ma nemmeno tanto inerte da togliere sensibilità.
Note lusinghiere anche per lo sterzo, ben bilanciato e discretamente sensibile, non eccessivamente diretto e di buona precisione, nonché per il cambio manuale rapido negli innesti e preciso nella corsa della leva, evidente ma ben definita. La pedaliera è stata studiata per consentire facili doppiette in scalata. Abbiamo lasciato per ultimo il motore, che però è al vertice. È sempre molto rotondo e regolare, persino quasi troppo (consumando una media reale di 9 l/100 km), ma inizia a spingere da 2’500 giri senza interruzione fino all’intervento del limitatore ed è più “appuntito” proprio in alto, dove riesce a regalare l’appagante guizzo di spinta finale. Che aiuta a definire lo “zero-cento” in 5,8 secondi. E dopo tanta grinta, la resa dell’impianto frenante Brembo è quel che ci vuole per fermare l’auto con altrettanta incisività.

Scheda Tecnica

Motorequattro cilindri benzina, turbo,
2 litri
Potenza, coppia310 cv, 380 Nm
Trazioneanteriore
Cambiomanuale o automatico
Massa a vuoto1’453 kg
0-100 km/h5,8 secondi
Velocità massima250 km/h
Consumi medi7,3 L/100 km (omologato)
Prezzo50’900 Chf
Ideale perchi ama guidare come ai vecchi tempi
La compri se...apprezzi una berlinetta sportiva a trazione anteriore con dinamica di guida di alto profilo
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