Auto e moto

Jaguar XF Sportbrake

Data la crescente richiesta di Suv a scapito delle più classiche ‘giardinette’, inizialmente la Jaguar XF Sportbrake non era nemmeno prevista nei piani industriali della casa inglese. Eppure eccola qui: a gran sorpresa, un gradito ritorno.

L’architettura della XF è realizzata in gran parte in alluminio così da contenere al massimo il peso. Il coefficiente aerodinamico (Cd) è di appena 0,29
20 febbraio 2018
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Dare forma ad una giardinetta partendo da una berlina non è mai un’operazione facile, specie se la berlina in questione è una quattro porte affascinante e capace di unire sportività ed eleganza come la Jaguar XF. Se ne saranno sicuramente resi conto Ian Callum e il suo team di designer, i quali hanno cercato di rendere la Sportbrake un derivato coerente della XF conferendole un padiglione spiovente e un lunotto posteriore particolarmente inclinato; elementi fondamentali per la riuscita nello stile che però non devono assolutamente sacrificare né lo spazio per i bagagli né quello a disposizione per la testa dei passeggeri. Un’operazione complessa riuscita nella visione di profilo, ma non particolarmente aggraziata nella visione della sezione posteriore: se in molti casi sono le berline ad avere un aspetto meno convincente rispetto alle familiari, in questo caso possiamo dire il contrario. Ma dobbiamo anche aggiungere che, nonostante sia 6 millimetri più corta del modello precedente rientrando entro la soglia dei 5 metri di lunghezza, il passo è stato allungato di 5,1 centimetri a tutto beneficio dell’abitabilità interna. Non delude nemmeno il bagagliaio capace di svitare ben 565 litri di carico – addirittura 1’700 con i sedili posteriori abbattuti! Si tratta di un vano ben rivestito e ottimamente organizzato, con reti e occhielli di fissaggio, oltre ad avere un pianale completamente piatto.
Di argomenti a favore della XF Sport­brake ce ne sono parecchi, e il più significativo è proprio il fatto che si tratti di una Jaguar XF. Questo vale certo per le qualità di guida che illustreremo più avanti, ma anche per l’abitacolo nel quale ci si ritrova a vivere quotidianamente la propria vita automobilistica. È appunto lo stesso della quattro porte, e come tale offre una posizione di guida da berlina sportiva ma rilassante sulle lunghe distanze, un layout della plancia forse un po’ anonimo rispetto alla storia del marchio ma ordinatissimo e razionale, realizzato con materiali e qualità costruttiva assolutamente in linea con il prezzo proposto (peraltro abbastanza concorrenziale), e comprensivo di tecnologie di prim’ordine tra cui l’ultima versione del sistema di infotainment “Touch Pro” con schermo da 10 pollici, le cui funzioni sono talmente tante da necessitare almeno una doppia pagina di giornale per essere elencate.
Come detto poc’anzi possedere una Jaguar XF significa soprattutto assaporare una qualità di guida davvero eccelsa, come abbiamo già più volte appurato. La sua chiave di successo è il fantastico bilanciamento tra comfort e dinamicità. Le sospensioni non risultano mai troppo rigide o secche sulle asperità ma riescono a controllare abilmente il corpo vettura con un’elastocinematica che ti permette di muoverti con fluidità e grazia tra una curva e l’altra. Sensazioni di guida estremamente gradevoli contraddistinte da una comunicatività che svetta rispetto a tutte le altre concorrenti. Ma quale motore bisogna scegliere? Il quattro cilindri a benzina (2 litri, 250 cavalli) è ricco di coppia ai medio-alti (3-5’000 giri/min.) e assicura prestazioni in linea con le aspettative sebbene la sua colonna sonora sia poco entusiasmante. Il quattro cilindri turbodiesel – disponibile con 163, 180 o 240 cavalli – è invece più indicato in quanto, oltre ad offrire un significativo risparmio in termini di carburante, risulta più gradevole. La versione più potente è peraltro abbinabile alla trazione integrale. Il meglio lo si ottiene però sempre e comunque con il sei cilindri turbodiesel “TDV6”, i cui 700 Nm di coppia spingono già sin da 1’000 giri/min. e i 300 cavalli sono assai prestanti ma senza esagerare. Anche viaggiando veloce è raro che si senta la necessità di superare i 3’000 giri/min., e nel complesso si tratta di un propulsore che ti fa dimenticare sia la massa che le dimensioni, in quanto anche l’assetto è stato messo a punto con armonia ed è capace di assicurare risposte pronte e compatte.
Tutte impressioni positive già raccolte a suo tempo con la berlina e che ora vengono traslate sul corpo vettura di una familiare. Certamente più pratica, anche se non altrettanto accattivante.

Scheda Tecnica

Motore4 cilindri benzina (turbo)
4 cilindri turbodiesel
6 cilindri turbodiesel
Potenzada 163 a 300 cavalli
Trazioneposteriore o integrale
Cambiomanuale o automatico
Consumida 4,5 l/100 km (omologato)
Prezzoda 55’200 Chf
Ideale per...chi vuole assolutamente una XF, ma proprio non può rinunciare
alla praticità
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