Volvo S60 Cross Country

Va per la sua strada, questa Cross Country. Di familiari rialzate e con il look da fuori­strada ce ne sono parecchie, ma di berline finora non se n’erano ancora viste. Curata e piacevole da guidare, è l’ultima Volvo ad avere lo sto­rico motore a cinque cilindri.

La formula dell’auto “normale” rialzata e adattata per affrontare percorsi in fuoristrada è proposta da diversi costruttori e non è una novità. Se ci pensate bene quelle vetture sono tutte delle station wagon o due volumi. Volvo però è l’unica ad adottare questa soluzione anche su una tre volumi, ovvero la S60 Cross Country.
Essa si distingue per la maggiore altezza a terra (65 millimetri) e per diverse caratterizzazioni estetiche quali la griglia a nido d’ape sul frontale, alcuni dettagli in colore nero lucido, l’emblema Cross Country in evidenza sulla piastra paracolpi ed i cerchi in lega dedicati da 18 o 19 pollici con pneumatici a spalla alta. Nel lontano 1997 Volvo è stato il primo costruttore a realizzare una “ognistrada” basata sui suoi modelli familiari, diventando un vero successo. E chissà che forse questo spirito anticonvenzionale, replicato ora con una quattro porte, non possa dare vita ad una nuova nicchia di mercato.
Nell’abitacolo i sedili anteriori garantiscono un buon supporto laterale e permettono di trovare la giusta posizione anche a chi è molto alto; che riscontra qualche difficoltà nell’accessibilità posteriore a causa della forma spiovente del tetto, oltre al fatto che si sta realmente comodi unicamente in due. La strumentazione denominata Sensus è interamente digitale e le informazioni più importanti sono facilmente leggibili indipendentemente da quale delle tre differenti grafiche abbiate selezionato. Materiali e finiture sono nobili e rendono l’ambiente pregiato; la plancia è inconfondibilmente Volvo, dal layout ordinato e intuitivo ma non banale (come i tasti del flusso della climatizzazione che riprendono la fisionomia di una persona). Il sistema di Infotainment non è di ultimissima generazione ed uno schermo un po’ più grande avrebbe giovato, ma esplorando bene i menu e sottomenu si trovano tutte le funzioni ed impostazioni desiderabili. Qualche pecca nel bagagliaio: spazio discreto e forma regolare ma mancano il doppiofondo e non c’è nemmeno una tasca o nicchia dove riporre gli oggetti medio-piccoli. Ma del resto chi ha particolari esigenze di carico opterebbe sicuramente per una V60, la versione familiare.
La sicurezza, come da tradizione Volvo, è di prim’ordine: i fari abbaglianti, grazie all’Active High Beam Control, si commutano con quelli anabbaglianti al sopraggiungere di una vettura; il sistema City Safety avverte il conducente e frena autonomamente fino a 50 km/h per prevenire un urto o l’investimento di un ciclista o di un pedone che si tuffa in strada senza guardare. Il BLIS e la funzione Cross Traffic Alert avvertono invece il conducente della presenza di altre auto negli angoli morti o in punti non visibili.
Alla guida si viene sorpresi dal modo in cui un veicolo rialzato e relativamente pesante si trovi a suo agio sui percorsi tortuosi grazie ad uno sterzo consistente e diretto: afferrare il volante ed accompagnare la S60 tra una curva e l’altra è un piacere. Le sensazioni positive sono merito anche dell’accoppiata motore e cambio: il fluido pentacilindrico da 2,4 litri, purtroppo vicino al pensionamento, ha un timbro che di Diesel ha ben poco e ti invoglia a premere il pedale destro, mentre il cambio automatico a 6 rapporti (peraltro anche piuttosto corti), morbido nell’uso tranquillo, si lascia strapazzare senza lamentele anche se le cambiate non sono istantanee come quelle dei più moderni cambi a doppia frizione. Ovviamente i consumi risentono un po’ della “anzianità” progettuale della meccanica: abbiamo rilevato una media di circa 8,5 litri per 100 km. Ma il carisma di questo propulsore è davvero impagabile!

Scheda tecnica