Auto e moto

Suzuki: in Svizzera da 35 anni

La LJ80, prima Suzuki importata in Svizzera, e la nuovissima Vitara : un incontro generazionale che testimonia l’evoluzione del tempo
28 giugno 2016
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Correva l’anno 1981 quando al Salone di Ginevra fece la sua prima apparizione il marchio Suzuki, che da allora ha saputo ritagliarsi una nicchia di mercato di tutto rispetto nel territorio elvetico. Ripercorriamone la storia con i suoi protagonisti.


Le ricorrenze sono sempre eventi speciali, un po’ nostalgici, in cui per un attimo ci si prende un momento di pausa dalla frenesia che ci proietta verso il futuro per soffermarsi e dare un’occhiata per scorgere il percorso che ci ha portato fino a qui. O che ha portato fino a qui qualcun altro – in questo caso il marchio Suzuki. Lo facciamo con l’attuale direttore generale Hanspeter Bachmann, che nel 1981 iniziò a lavorare presso la Suzuki Automobile Schweiz AG, allora come responsabile vendite. “Ho iniziato a lavorare in Suzuki sin dal primo giorno, proprio quando è stata fondata. All’epoca in listino avevamo solo la LJ80 e il mio compito era quello di ‘mettere in piedi’ tutta la rete di concessionari e rivenditori”. Ne parla con orgoglio l’attuale direttore generale, che racconta di un marchio in continua crescita grazie ai valori che da sempre lo hanno contraddistinto. “Taluni costruttori di automobili cer-cano sempre di rincorrere le tendenze, adattando i loro prodotti di volta in volta a quelle che sono le esigenze di mercato. Suzuki questo non ha dovuto farlo: da sempre produciamo automobili compatte, con motori di piccola cilindrata e dotati di trazione integrale. Tre aspetti che oggi sono più richiesti che mai”. Ci avviciniamo quindi alla primissima Suzuki importata in Svizzera, il fuoristrada LJ80. Spartano, dotato di un “ottocento” da 42 cavalli venduto allora a 10’990 franchi. Un confronto veloce con l’attuale Vitara mette in evidenza quanta acqua sia passata sotto i ponti e quanto il marchio si sia evoluto in soli 35 anni. Design, materiali, tecnologie, propulsori, assistenti di guida, materiali, rifiniture. Sembrano due auto provenienti da due pianeti opposti, come ha peraltro confermato un breve confronto tra i due modelli. Rude e spartano, un vero mezzo da lavoro l’LJ80, un moderno SUV compatto con un prestante motore 1,6 turbo e le ottime rifiniture dell’edizione Sergio Cellano il secondo. Tra gli undici concessionari che hanno seguito il marchio Suzuki sin dall’inizio ve n’è anche uno in Ticino: Della Santa Automobili. Da 35 anni rappresentante del marchio giapponese, a livello nazionale è uno dei concessionari di maggior successo detenendo nel Sopraceneri una quota di mercato del 3,85%, tra le più elevate a livello svizzero. Significa che circa ogni 25 auto vendute nel Sopraceneri v’è una Suzuki. È lo stesso Bachmann a spiegarci che in tutto il territorio elvetico il Ticino – assieme a Vallese, Giura e Grigioni – rappresenta uno tra i mercati più importanti della Svizzera: “Le regioni montuose e le strade strette fanno sì che le Suzuki siano tra le automobili più apprezzabili nelle valli ticinesi”. Ma oltre alle automobili, in 35 anni è cambiato anche il cliente Suzuki? “Se prima la clientela tipica poteva rappresentare persone che vivevano nelle regioni di montagna e che lavoravano nel settore primario o comunque persone piuttosto mature, l’ultima e attuale generazione della Swift ha attirato molti clienti giovani nei nostri concessionari”. Suzuki in effetti può oggi vantare una gamma piuttosto variegata che parte dalla piccola utilitaria low cost (la Celerio costa 9’900 franchi) sino all’elegante SUV Vitara passando per vetture familiari, senza dimenticare l’animo sportivo rappresentato dalla Suzuki Swift Sport. E – da pochissimo – è pure giunta nei concessionari una versione ibrida della Baleno. Insomma: c’è una Suzuki ideale per tutti!