Jeep Avenger 4xe, l’avventura in formato tascabile

La più compatta tra le Jeep amplia il proprio raggio d’azione con l’arrivo della versione a trazione integrale elettrificata 4xe, che nell’allestimento “The North Face” abbina contenuti tecnici pensati per le strade meno battute a una marcata caratterizzazione stilistica, frutto della collaborazione con il noto marchio specialista dell’outdoor.

L’ispirazione dichiarata è il massiccio del Monte Bianco, celebrato anche dalla tiratura limitata a 4’806 esemplari, tanti quanti i metri della sua vetta. Il risultato è una Avenger dal forte impatto visivo, immediatamente riconoscibile grazie alla tinta giallo acceso e alle linee topografiche applicate con accattivante discrezione a specifici elementi della carrozzeria e dell’abitacolo. Il contrasto con i dettagli in nero – cerchi e parte inferiore della carrozzeria – contribuisce a rafforzarne il carattere, sottolineando un’immagine robusta e avventurosa. Nonostante la lunghezza contenuta di 4,09 metri, le proporzioni squadrate e i volumi ben definiti richiamano in modo credibile i canoni stilistici più classici del marchio Jeep, discostandosi marcatamente dai “SUV urbano” fini a sé stessi.

Dal punto di vista tecnico, la Avenger 4xe si basa sulla piattaforma condivisa con altri modelli del gruppo Stellantis, ma introduce soluzioni specifiche per la trazione integrale. Questa viene realizzata tramite un secondo motore elettrico da 29 cv dedicato all’asse posteriore, scelta che ha comportato l’adozione di uno schema sospensivo multilink al posto del ponte torcente delle versioni a trazione anteriore. Il sistema ibrido ruota attorno al noto tre cilindri turbo benzina da 1.2 litri, affiancato dal consueto motore elettrico da 29 cv integrato nel cambio automatico a doppia frizione. La trazione sulle quattro ruote è disponibile fino a 90 km/h e può essere gestita automaticamente dall’elettronica oppure attivata manualmente tramite le modalità di guida dedicate all’off-road. A supporto dell’utilizzo fuori dall’asfalto vi sono un’altezza minima da terra di 21 cm e una capacità di guado fino a 40 cm, valori assai interessanti e non certo scontati per la categoria.

Alla guida, la Avenger 4xe convince innanzitutto per la grande facilità di utilizzo e per una maneggevolezza immediata, accentuata dall’ottimo raggio di sterzata che la rende particolarmente agile negli spazi ristretti. La risposta del propulsore è pronta, soprattutto ai bassi regimi, dove l’apporto elettrico rende più vivace la spinta dell’1.2 turbo, già di per sé elastico e ben isolato acusticamente. Il motore mostra anche un discreto allungo, contribuendo a una dinamica complessivamente fluida e brillante, più gradevole di quanto ci si aspetti da un B-SUV a vocazione polivalente. Il cambio automatico a sei rapporti reali, completo di palette al volante, si dimostra piacevole nell’uso quotidiano, con passaggi di marcia morbidi e sufficientemente rapidi per la tipologia del veicolo.

Lo sterzo è piuttosto pronto e progressivo, leggero ma preciso, e lavora in sintonia con una messa a punto delle sospensioni equilibrata. Selezionando la modalità Sport aumenta il carico al volante e si percepisce un lieve ma avvertibile incremento della spinta elettrica. Tra le curve emerge un certo rollio, comunque ben controllato e mai tale da penalizzare la rapidità nei cambi di direzione. L’impianto frenante è efficace, anche se nella guida urbana la rigenerazione elettrica in rilascio può risultare talvolta un po’ troppo incisiva e non sempre immediata da interpretare. Sorprende positivamente il comfort, con un buon assorbimento delle asperità che garantisce una marcia complessivamente morbida, senza eccessi. In off-road la Avenger 4xe si difende con autorevolezza, pur lasciando talvolta percepire una calibrazione non perfettamente omogenea della ripartizione della spinta tra i due assali, a tratti discontinua. I consumi restano sempre sotto controllo, attestandosi mediamente entro i 6 l/100 km su percorsi misti.

L’abitacolo accoglie con un’impostazione semplice e razionale, arricchita da numerosi vani portaoggetti che ne aumentano la praticità quotidiana. I materiali non puntano al lusso, ma l’assemblaggio è curato. Di forte impatto i sedili specifici The North Face, con imbottiture ispirate ai piumini tecnici e il retro degli schienali che richiama gli zaini del marchio. Strumentazione digitale e infotainment da 10”25 sono già noti su altri modelli Stellantis: non tra i più evoluti sul mercato, ma intuitivi e funzionali. Apprezzabile la presenza di comandi fisici per le funzioni principali, climatizzatore monozona incluso. Buona la sistemazione anteriore, mentre in seconda fila lo spazio per le gambe risulta un po’ limitato. Con l’adozione della trazione integrale, infine, il bagagliaio perde parte della sua capacità, scendendo a 325 litri rispetto ai 380 delle versioni a due ruote motrici.

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