Auto e moto

Yamaha new generation

18 aprile 2015
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Abbiamo avuto la possibilità di provare tutta la gamma Yamaha sul variegato circuito  dell’Anneau du Rhin. Ci siamo presentati al test con l’obiettivo di provare le ultime novità della casa dei tre diapason. 

Alla fine del 2012, nei saloni internazionali motociclistici, Yamaha presentò il suo concept di motore a tre cilindri con albero a croce. Yamaha aveva fatto capire chiaramente un cambio di strategia, introducendo sul mercato nuovi concetti molto innovativi. Nel 2014 Yamaha lancia sul mercato la MT-09 e la MT-07, nel 2015 arrivano la MT-09 Tracer, la nuova XJR 1300 Racer nata da una customizzazione della XJR 1300 e la tanto attesa bomba supersportiva YZF-R1 e in serie limitata YZF-R1M. Il motore è l’anima di una moto e quando arrivò la MT-09 si capì che la casa dei tre diapason aveva centrato l’obiettivo: moto compatta, motore dalla grande personalità, una base di partenza per una generazione di modelli pensati per quei motociclisti appassionati di guida.

Pista aperta si comincia!

Decidiamo di entrare con la MT-07 e l’abbigliamento da strada ma, dopo pochi giri, ci rendiamo conto che con questa moto il feeling è immediato e le velocità sono subito elevate, era quindi più appropriato entrare con la tuta di pelle. Siamo rimasti veramente stupiti dall’equilibrio prestazionale della MT-07, il motore bicilindrico crossplane spinge forte fin dai bassi regimi e, con una fluidità disarmante, allunga bene anche in alto. La moto, compatta e leggera, ci fa sentire inseriti al centro delle ruote, abbiamo provato una sensazione di guida molto intuitiva. La dimostrazione che la MT-07 è un progetto molto concreto l’abbiamo avuta anche su strada, nei tornanti di montagna gira in un fazzoletto ed esce dalle curve rapidamente. Insomma, sembra di averla guidata da sempre, facile da sfruttare e molto rilassante da guidare in città a basse velocità.  Il prezzo di 6’830 franchi è molto competitivo perché la MT-07 è di ottima qualità oltre ad essere consistente, provare per credere. Passiamo sulla sorella maggiore della MT-07, la MT-09. Come anticipato è da questo modello che è partita la rivoluzione Yamaha, la MT-09 ha riscosso curiosità e un grande successo di vendite sin dall’inizio della sua entrata in commercio.
La ciclistica compatta, leggera, e sopratutto il motore tre cilindri crossplane da 850cc regalano al conducente una guida emozionante.

Nuova generazione

I motori a quattro cilindri da 600 e 800cc, molto usati su queste tipologie di moto, sono progressivi e facili da usare ma risultano più pesanti, ingombranti, inoltre offrono minor coppia ai bassi e medi regimi di rotazione. Il motore a tre cilindri della MT-09 è compatto, leggero, in grado di esprimere una coppia elevata su tutto l’arco di utilizzo. Una via di mezzo fra un bicilindrico e un quattro cilindri, Yamaha ha trovato un ottimo compromesso per la guida su strada. Appena entrati in pista annotiamo subito le principali differenze con la MT-07: sicuramente i 40 cv in più si sentono ma la coppia viene espressa dal propulsore in modo lineare, la connessione tra il gas e la gomma posteriore risulta ottima. La ciclistica è più rigida e ne consegue una maggior precisione di guida, ma nei primissimi giri di pista non ci ha dato quella sensazione di avere subito le gomme in temperatura, abbiamo avuto bisogno di un qualche giro in più per adattarci. Siamo rimasti impressionati dalla guidabilità e dalla potenza di questo motore a tre cilindri di nuova concezione. Il prezzo di 8’820 franchi oltre alla tecnologia elevata rende la MT-09 molto appetibile. Occupiamoci ora della MT-09 Tracer. Le attuali tendenze di mercato prediligono moto leggere di media cilindrata. La MT-09 Tracer è nata su base MT-09 con sovrastrutture ottimizzate per un maggior range di utilizzo, viaggi lunghi, viaggi con il passeggero e qualsiasi condizione meteo. Nasce una nuova categoria? La MT-09 Tracer concettualmente vuole mantenere la parte emozionale della MT e aggiungere la versatilità di una tourer, in Yamaha la chiamano “Dynamic Touring MT DNA”. In pista mantiene le caratteristiche sportive della MT-09 ma con una posizione di guida e una protezione aerodinamica studiate per passare diverse ore in sella. I progettisti si aspettano di portare sulla Tracer acquirenti che arrivano da moto più alte e pesanti, ma anche motociclisti che vogliono crescere di cilindrata, o semplicemente clienti che cercano una moto completa. La MT-09 Tracer è in vendita al prezzo di 10’220 franchi.  Adesso, dopo aver provato le più recenti tecnologie motoristiche, torniamo agli anni 80, è il momento di saggiare la nuova Yamaha XJR 1300 Racer. La base di partenza è la XJR 1300 progettata per essere customizzata, la Yamaha prevede una lunga serie di accessori che permettono di personalizzare a piacimento questo modello. Lo stile vintage, il design semplice e il suo motore Big-block raffreddato ad aria, attirano un numero di persone sempre in crescita su questo modello che, in trent’anni di produzione, è diventato un’icona in questo specifico settore. La Yamaha XJR 1300 Racer è una customizzazione preparata dalla casa, si differenzia dalla versione di base nei seguenti componenti: semimanubri per una posizione di guida Racing, cupolino e coprisella in carbonio. Il look sportivo e la posizione di guida fanno sembrare la XJR 1300 Racer una Superbike degli anni 80. In pista ci siamo divertiti con la XJR 1300 Racer, la moto si lascia guidare con dei semplici e coordinati movimenti del corpo. Fa capire chiaramente al conducente che non vuole essere strapazzata, la risposta della ciclistica è facile e intuitiva, proprio come il suo motore da 1300cc. Il prezzo della XJR 1300 è di 11’140 franchi mentre la XJR 1300 Racer ne costa 12’720. Torniamo ai nostri tempi, ci aspetta una nuova generazione di Yamaha YZF-R1, il nuovo modello porta con sé un sacco di tecnologia derivata della Yamaha M1, la moto che gareggia ai massimi livelli in MotoGp. La R1 è nata in pista, in fase di collaudo gli ingenieri giapponesi hanno collaborato con piloti del calibro di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo per lo sviluppo della nuova R1. Identikit della nuova supersportiva della casa di Iwata: motore 4 cilindri in linea “crossplane” che eroga 200 cv all’albero, ciclistica compatta e leggera, interasse di 1405 mm e 199 kg in ordine di marcia. I controlli dinamici (trazione, slittamento, impennate e partenze) sono comandati da una piattaforma inerziale a sei assi che analizzano in tempo reale posizione e movimenti della moto. Entriamo in pista, tempo tre giri e usciamo subito a prendere la Yamaha R6 per capire le doti di maneggevolezza della nuova R1 in confronto alla 600cc. Nei cambi di direzione si fa sentire la maggiore inerzia della mille ma, nelle fasi di entrata e percorrenza di curva, la nuova R1 è veloce e precisissima, il telaio rigido permette rapide variazioni di inclinazione. La nuova R1 2015 è in generale una moto velocissima ma ha un bel carattere, bisogna conoscerla, ci sono dei momenti che va guidata con decisione e altri che bisogna lasciarla scorrere come in percorrenza di curva. In frenata quando si spinge a entrare con i freni in mano (qui l’avantreno è spettacolare) tende a intraversarsi con il posteriore, conoscendola e calibrando bene le azioni sui comandi in certe curve ci si può divertire. I controlli dinamici sono spettacolari, lavorano veramente bene e, anche quando le gomme sono finite, lasciano guidare il pilota con tranquillità. I tecnici Yamaha hanno raggiunto un livello altissimo, evidentemente sfruttare il potenziale di un simile missile diventa un lavoro per piloti esperti ma, aiutati da tutta questa elettronica, anche un comune mortale si divertirà un sacco. Consigliamo agli appassionati acquirenti di iscriversi a un corso di guida veloce in circuito per divertirsi con maggiore sicurezza. La nuova YZF-R1 è in vendita a 19’990 franchi mentre la YZF-R1M al prezzo di 24’680.