
La prima Honda Crossrunner presentata nel 2011 è rimasta tuttora nei nostri cuori soprattutto per la sostanza. Esteticamente la avevamo apprezzata ma collocarla in un settore specifico, all’epoca, non era stato facile. Infatti, la presentammo con la denominazione di “Fun Bike”. La Honda aveva volutamente creato il primo modello fondendo le migliori caratteristiche di una naked con le doti di una moderna adventure bike. Ricordiamo inoltre che il terribile tsunami dell’11 marzo 2011 aveva interferito parecchio con il lancio sul mercato della prima Crossrunner. In Europa la moto era arrivata a inizio estate e questo fatto ebbe sicuramente risonanze negative sulle vendite.
La nuova Honda Crossrunner 2015 è sempre basata sulla piattaforma tecnica della VFR800F. Si presenta seguendo l’evoluzione tecnica tracciata lo scorso anno sulla mitica sport-touring, spinge sul concetto “Adventure Sports Tourer”, i tecnici hanno cercato il massimo equilibrio tra prestazioni globali, tecnologia e comfort. Il motore V4 a 90° ha una cilindrata di 782cc con distribuzione VTEC a 16 valvole. La collaudata architettura è stata ulteriormente perfezionata migliorando la coppia ai medi regimi e la potenza agli alti (106 CV). I tecnici hanno lavorato anche sulla fluidità dell’erogazione ottenendo al tempo stesso una maggiore efficienza nei consumi (18,8 km con 1 litro nel ciclo medio). Tra le novità troviamo il traction control, in Honda lo chiamano HSTC (Honda Selectable Torque Control System). Il sistema lavora assieme ai sensori dell’ABS e, in caso di slittamento della ruota posteriore, modula la coppia al fine di aumentare notevolmente la sicurezza di guida su ogni fondo stradale. La ciclistica è stata aggiornata con un nuovo forcellone in alluminio più rigido e leggero, le sospensioni hanno un’escursione maggiorata (+25mm la forcella e +28mm il monoammortizzatore). L’ergonomia è stata rivista, spostando le pedane leggermente in basso e in avanti. L’impianto frenante è tutto nuovo, l’ABS a due canali è di serie, i freni anteriori sono ad attacco radiale con due dischi flottanti da 310mm. L’equipaggiamento di serie prevede un impianto luci Full-LED, manopole riscaldabili, trip computer, sella regolabile in altezza, indicatori di direzione a disattivazione automatica e attacchi per le valigie laterali integrati nel codone.
Gli uomini Honda hanno pensato bene di farci trovare, al momento della partenza, la vecchia e la nuova generazione una a fianco all’altra. Difficile paragonarle, la nuova ha un’identità ben definita, specialmente il frontale è più imponente, ma al tempo stesso la nuova Crossrunner dà un senso di raffinatezza e modernità. Le finiture e i materiali sono di ottimo livello, in questo senso c’è poco da dire, si vede che è una Honda Japan. Finalmente saliamo in sella, la posizione è molto accogliente, notiamo con piacere il bel manubrio largo in alluminio che sostituisce quello rivestito in plastica del vecchio modello. Regoliamo la sella in posizione alta, le gambe hanno il giusto angolo e i piedi appoggiano ancora saldamente a terra grazie alla sagomatura più snella nell’area frontale (ricordiamo che ha due posizioni una a 815 o l’altra a 835mm dal suolo). Il cruscotto digitale è di nuova concezione, vanta un’illuminazione “negativa” che ne massimizza la visibilità anche in condizioni di piena luce. La strumentazione è posizionata in alto in modo da poter leggere le informazioni senza distogliere troppo lo sguardo dalla strada. Il conducente ha sempre tutto sotto controllo grazie alla grande quantità di informazioni offerte: tachimetro numerico, contachilometri con due parziali, contagiri a barre, livello benzina con spia riserva, temperatura liquido di raffreddamento e temperatura esterna, orologio, trip computer per i consumi, marcia inserita, stato del controllo di trazione con spie di attivazione, livello regolazione delle manopole riscaldabili. Si parte, l’attraente “sound” del V4-800 Honda in questi anni lo abbiamo sentito con diversi accoppiamenti di scarico, anche in questa configurazione sentir girare il motore è piuttosto appagante, il suono a nostro parere è un parametro di soddisfazione importante per un veicolo emozionante come la moto. Le prime svolte che ci portano all’entrata dell’autostrada sono strette e piene di dossi, apprezziamo subito l’attacco al gas molto fluido, proviamo a dare un colpo deciso all’acceleratore e sentiamo subito l’entrata del traction control, siamo vicino al mare, il fondo è molto scivoloso e quindi l’aiuto del controllo dinamico ci dà un senso di sicurezza. Entriamo in autostrada, la posizione di guida, la stabilità, la protezione aerodinamica e, non da ultimo, l’assenza di vibrazioni ci regalano un comfort di marcia soddisfacente. Guardando negli specchietti retrovisori i nostri compagni di viaggio, si notano i fari Full-Led e gli indicatori di direzione che, in posizione di stand by, rimangono leggermente illuminati. Piacevole a vedersi e ben proporzionata anche vista da qui, ma soprattutto ci viene da dire che questa nuova tecnologia aumenta la sicurezza perché anche alla luce del sole, o con riflessi sulla carreggiata, veniamo scorti meglio. Usciti dall’autostrada abbiamo apprezzato molto il percorso che ci hanno imposto per questo test, cambi di direzione, vari raggi di curve da raccordare con un manto stradale che offriva un buon grip. La Honda Crossrunner 800 si lascia guidare, segue i desideri del conducente. In vari momenti del giro siamo rimasti affascinati dalla natura del paesaggio, in quei frangenti la moto ci accompagnava nelle curve con il minimo sforzo, bastava girare la testa e ci trovavamo in curva. Nelle curve da raccordare nella medesima direzione, bastava sporgere un po’ il busto e la testa, a quel punto, per farle variare inclinazione, bastava dosare il gas e muoverla con le gambe, fantastico. Abbiamo trovato anche le condizioni di testare la Crossrunner con una guida più dinamica e risoluta. Alzando il ritmo si apprezzano le doti sportive del motore, passando i 7’000 giri la tecnologia VTEC passa da 8 a 16 valvole in modo lineare, il sound cambia e la guida risulta più accattivante. Passando da una curva all’altra senza cambiare marcia si apprezzano le doti di allungo del V4. Unico e piccolo neo del propulsore a nostro parere è il freno motore un pelino marcato quando si rilascia il gas a regimi di rotazione elevati, in basso è perfetto. I tecnici ci hanno fatto provare anche una taratura delle sospensioni modificata, abbiamo notato che la Crossrunner risponde alle regolazioni e quindi la si può adattare alle diverse esigenze e pesi dei conducenti. L’espressione “divertimento di guida” è molto ampia, la percezione può cambiare a dipendenza delle esigenze e delle capacità dei vari conducenti. La nuova Crossrunner 800 è capace di far crescere la voglia di guidare agli appassionati, qualsiasi sia la loro necessità, il suo V4 emozionante e la sua concretezza generale sapranno regalare molte soddisfazioni a chi la guida. In maggio abbiamo avuto la fortuna di provare tutte le Honda presenti sul mercato europeo, alla fine ci hanno chiesto “quale moto portereste a casa”? …senza ombra di dubbio la VFR800. La famosa sport-touring è stata la base di partenza della Crossrunner appena testata, e si sente, la nuova adventure bike, mantiene l’indole sportiva della VFR.
| Motore | 4 cilindri a V di 90°, 4 tempi, 16 valvole, raffreddato a liquido (DOHC) |
| Cilindrata | 782cc |
| Alesaggio corsa | 72 x 48mm |
| Potenza max | 106 CV a 10’250 giri/min |
| Coppia max | 75Nm a 8’500 giri/min |
| Sospensioni anteriori | Forcella telescopica a cartuccia HMAS da 43mm, regolabile nel precarico e in estensione idraulica, escursione 131 mm, corsa 145 mm |
| Sospensioni posteriori | Pro-Link con monoammortizzatore caricato a gas HMAS, regolabile nel precarico e in estensione idraulica, escursione 148 mm |
| Freno anteriore | Dischi flottanti da 310 x 4,5 mm |
| Freno posteriore | Disco da 256 x 6 mm con pinza a 2 pist. |
| Prezzo | Non ancora dichiarato |
| Colorazioni disponibili | Candy Arcadian Red, Matt Gunpowder Black Metallic, Pearl Glare White |