(Aspettando) Generi di conforto

Quel mare buio che si muove anche di notte

Dall'archivio di un appassionato di musica: Paolo Conte, 'Genova per noi' (1975)

Paolo Conte (Keystone)
29 gennaio 2021
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Bisogna sì avere una certa età e il ricordo ancestrale di orizzonti terrestri, o tutt’al più lacustri, per sapere nell’intimo, che cosa significhi la paura di quel mare buio che si muove anche di notte e non si ferma mai. Il resto è puro piacere per una delle più belle canzoni mai scritte. Genova, l’ultima meticcia terraferma che vide la faccia che avevamo prima. (e.f. ottobre 2007)

Ogni venerdì, 24 ore prima del podcast, recuperiamo 'pillole' dell'Erminio Ferrari appassionato di musica contenute in 'Generi di conforto', rubrica apparsa su laRegione Ticino tra il 2007 e il 2009 e dalla quale il podcast prende il nome.

Come, dove, quando
Scritta con gli occhi del piemontese di campagna confrontato con il mare e con la grande città, ‘Genova per noi’ è una canzone scritta da Paolo Conte e pubblicata per la prima volta da Bruno Lauzi, contenuta nell'album che porta il suo nome, uscito nel 1975. Nello stesso anno, Paolo Conte si convincerà a includerla nel suo album eponimo. Il brano è uno dei grandi successi scritti dal Paolo Conte autore puro, tra cui ‘Azzurro’ (Celentano), ‘Insieme a te non ci sto più’ (Caterina Caselli) e ‘Onda su onda’ (sempre per Bruno Lauzi).

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