Commento

Stabio-Arcisate, è davvero realtà

(Gabriele Putzu)
23 dicembre 2017
|

Qualcuno già non ci sperava più. Altri avevano aperto da tempo le scommesse. Invece, il primo treno della Stabio-Arcisate è riuscito a conquistare la meta. Un convoglio speciale, con passeggeri d’eccezione (ben due ministri, Leuthard e Delrio), ieri ha fischiato deciso per annunciare a tutti che, sì, ce l’ha fatta. Nonostante le disavventure – tante da non crederci –, i problemi e gli stop forzati, dopo nove anni di cantiere, la linea transfrontaliera per eccellenza è compiuta. Dal 7 gennaio si potrà raggiungere Varese dal Ticino; e da giugno si atterrerà a Malpensa. Il sogno dei pendolari si è avverato. Per una volta.

Sia chiaro, non che tutti siano disposti a dimenticare la polvere che hanno dovuto ingoiare in questi anni. In prima fila ci sono proprio gli abitanti della Valceresio, che ieri a Induno Olona sono stati relegati dietro le transenne (ragioni di sicurezza?). La cerimonia inaugurale, quanto mai sobria, hanno così dovuto guardarsela a distanza. Tant’è che anche il ministro italiano Delrio ha avuto un pensiero per loro.

Si prenderanno la rivincita a gennaio quando – come gli operai che a forza di braccia in un paio di anni hanno completato i lavori rimasti a metà – sul treno senza frontiera ci potranno salire da lavoratori o semplicemente turisti per caso, da un lato all’altro della frontiera. In fondo questo collegamento – nelle aspirazioni di Ata, l’Associazione traffico e ambiente, fin dal 1987 – è stato immaginato proprio per loro. Questo treno che oggi varca deciso il confine senza dover compiere la consueta fermata tecnica, porta con sé infatti la necessità di alleggerire un altro po’ le strade locali intasate dal traffico.

Fermarsi qui, però, sarebbe persino ingeneroso. Sì, perché a ben vedere questa linea ferroviaria ha un significato più ampio. Non solo, come ha ricordato lo stesso presidente del governo Manuele Bertoli, avvicina Gottardo e Sempione, ma mette ancora più in connessione due regioni come Ticino e Lombardia, anche dal profilo economico. E se il completamento dell’opera ha del miracoloso (laicamente parlando), le rotaie che corrono tra Stabio e Arcisate potrebbero pure aver prodigiosamente saldato l’intesa fra Svizzera e Italia. Soprattutto sull’imperativo di trasferire passeggeri e merci dalla strada alla ferrovia. Le parole dei due ministri, ieri, in tal senso hanno detto molto.

Insomma, forse ce n’è a sufficienza per lasciarsi alle spalle le terre all’arsenico – smaltite a regola d’arte, parola dell’amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana Gentile – e persino il cambio di impresa (anche se nessuno ha osato evocare, se non ‘en passant’, l’‘affaire Salini’). Adesso si guarda avanti, al collegamento con Malpensa, ai grandi progetti sulla direttrice europea.

Tra la folla degli invitati ecco spuntare Raffaele Cattaneo, già assessore regionale lombardo. Chissà che fine ha fatto quella famosa cena scommessa con l’allora direttore del Dipartimento del territorio Marco Borradori?

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔