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La simultaneità

È un comportamento umano che va diffondendosi rapidamente e che per tanti versi ci complica la vita, che è già di per sé stessa agitata e convulsa. Potremmo definirla una inattesa complessità, che ci coinvolge, nostro malgrado, e capace di alterare i ritmi di vita cui eravamo da tempo abituati. Una complessità che ha più aspetti negativi che positivi, specialmente in termini di salute mentale. Ma, purtroppo, dovremo essere in futuro sempre ancor più capaci di svolgere molteplici azioni… simultaneamente. È già da tempo divenuta realtà incontrare ed osservare persone che passeggiano e, contemporaneamente, parlano al telefono, che, mentre sono a tavola, trasmettono via WhatsApp, che, mentre corrono, ascoltano musica, che guidano l’auto e trasmettono o ricevono ordini o quant’altro. L’uso dello smartphone è lo strumento più in voga: è raro notare qualcuno che non l’abbia. Spesso ci si imbatte in persone che parlano da sole, ma che in realtà stanno dialogando con qualcuno, usando gli auricolari... Vi lascio immaginare un possibile uso di certa tecnologia anche nel caso di necessità fisiologiche. Si è creata una vera dipendenza da questo piccolo oggetto che offre sì tante prestazioni, ma andrebbe anche usato con intelligenza! Non a caso "smartphone" è anche un "telefono intelligente"! Una attività "multitasking", sarà dominante anche in futuro! Tuttavia, insieme ai progressi tecnologici, che ci prospettano un futuro dinamico ed una maggiore apertura mentale, siamo anche indotti a riflettere su come certe scoperte tecnologiche possano ripercuotersi negativamente nella nostra vita quotidiana. Il progresso non si può arrestare ed è giusto che sia così. Dovremo però gestire al meglio le possibilità offerteci, compatibilmente con le nostre reali necessità personali.

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