laR+ Lettere dei lettori

Viviamo tempi difficili, ma...

... il 2023 potrebbe essere l’Anno iniziale di una, seppur timida, inversione di tendenza. Tutti vorremmo poter realizzare una società che finalmente travalichi gli integralismi di qualsiasi genere, per procedere verso un’evoluzione culturale più saggia ed equilibrata. Dovremmo poter evolvere in modo che si instauri un concreto miglioramento delle relazioni sia interpersonali che fra gli Stati, che abbatta il sistema attualmente predominante, basato sulla forza e la prevaricazione, come lo è tuttora l’aggressione russa all’Ucraina assolutamente ingiustificata. Le avvilenti e criminose violenze verso le donne sono all’ordine del giorno e ci fanno inorridire per tanta efferatezza. Se si aprissero nuovi orizzonti mentali, non avrebbe più senso per il singolo appartenere ad un popolo o ad un altro, essere dell’uno o dell’altro sesso, poiché si avrebbe coscienza che l’unica e vera terra di origine è all’interno di noi stessi. I rapporti fra uomo e donna dovranno essere riequilibrati, evitando le recriminazioni esistenti, determinando miglioramenti sociali e usando atteggiamenti di impronta più compassionevole e tollerante, rinunciando al modello attuale autodistruttivo ed egoico. Senza mantenere viva la parte femminile, intuitiva e sensibile, senza darle la possibilità di esprimersi al meglio, non sarà possibile percorrere nessun processo di vera e propria crescita interiore. Se la piena uguaglianza fosse sempre stata attuata in passato, l’evoluzione avrebbe già conosciuto una super consapevolezza, invece della decadenza cui quasi impotenti assistiamo. Favorendo la riaffermazione dell’altra nostra parte in tutti i settori dell’attività umana, usandole il massimo rispetto e un amichevole ascolto, non sarà solo la parte femminile, ma l’umanità intera a goderne i frutti.

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