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Energia e la disinformazione

Nello spazio libero di giovedì 1 dicembre laRegione pubblica a pagamento l’ennesima opinione di Alberto Siccardi sul tema energia. Questa pagina a pagamento viene usata regolarmente da Siccardi e da giornalisti della Nzz per diffondere informazioni fuorvianti, tacciando in ogni caso le prese di posizione rosso-verdi in tema energetico di moralismo antipolitico e di demagogia. Non trova di meglio il Siccardi che citare il "Climate intelligence Clintel", fondazione costituita tre anni fa, quale interessante esempio di scientificità delle tesi portate a dimostrare che la crisi climatica sia inesistente. Sempre nel 2019, 400 negazionisti della crisi climatica firmarono una lettera nel tentativo di contrastare gli obiettivi "net-zero carbon" e gli esponenti di Clintel ne facevano parte, rifacendo l’esercizio anche quest’anno in occasione del G20. Gli argomenti pseudo-scientifici utilizzati dal Siccardi sono confutati con un approccio metodologico della comunità scientifica internazionale nel documento intergovernativo "intergovernmental panel on climate change" dell’Ipcc. Ma a questi negazionisti non importa nulla di tutto ciò siccome hanno il solo obiettivo di perseguire la disinformazione a tutto campo: non leggeranno le pagine 7 e 8 del rapporto Ipcc dove vengono elencati dati di fatto che dimostrano in tutta la sua ampiezza la crisi climatica in atto. Confondere, come si fa nello scritto dello "spazio libero", obiettivi energetici di breve termine con quelli di lungo per dimostrare l’inutilità delle fonti energetiche alternative è davvero semplicistico e fuorviante.

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