laR+ Lettere dei lettori

Il lupo un’attrazione turistica?

La questione del lupo mi lascia ancora tanti interrogativi aperti, ci sono cose che ancora non comprendo.

Non capisco, e non lo capisce nessuno, perché il lupo non si limiti ad aggredire una sola bestia che gli serva da pasto, ma debba trucidarne a decine che poi abbandona. Non fa parte anche questo dello spreco alimentare di cui si parla tanto?

Poi: (lettori sensibili astenersi, prego) immaginate la scena. Il lupo irrompe, vittime terrorizzate, ferite a più riprese, azzannate le une e lasciate in attesa del seguito mentre lo sterminatore attacca le altre, nessuna via di scampo, urla di dolore, lenta agonia. È un po’ come se l’allevatore prelevasse un pezzetto di carne alla bisogna. Mi chiedo allora, perché tutte le rigide regole per una macellazione indolore e rispettosa dell’animale (che detto per inciso condivido)? E alla fine, quando il lupo ha fatto quello che tutti gli esseri viventi devono fare per vivere, cioè nutrirsi, se ha esagerato un po’ con le calorie e la spesa, viene abbattuto.

Che senso ha? Non si potevano prevenire sofferenze alle bestie e ai loro proprietari, risparmiare i soldi delle analisi del Dna (una delle cose più ridicole che abbia mai sentito) e quelli dei risarcimenti che non consolano nessuno?

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