Emanuela Citterio Montini, presidente della commissione delle Petizioni replica all’interpellanza presentata da Avanti Ticino&Lavoro

Nella seduta di Consiglio comunale del 29 settembre 2025 è stato approvato il nuovo Regolamento sulla gestione dei rifiuti, con 22 voti favorevoli, 2 astensioni e 2 contrari. Come emerge chiaramente dai numeri, il regolamento è stato largamente sostenuto, senza che venissero presentati ulteriori emendamenti oltre a quanto già proposto: il Consiglio comunale è infatti la sede appropriata per tali modifiche.
La revisione approvata ha essenzialmente comportato lo scorporo del servizio di raccolta a domicilio del verde, un servizio non obbligatorio e offerto solo da pochissimi altri Comuni del Cantone. Tale servizio presentava da anni un disavanzo importante: 37’000 franchi nel 2023 e 42’000 nel 2024, per un totale che supera i 150’000 franchi nel tempo del servizio. Un costo che, in assenza di modifiche, avrebbe continuato a gravare sull’intera collettività attraverso imposte comunali? Altre tasse causali? O una riduzione del capitale proprio?, mentre i beneficiari diretti erano unicamente i proprietari di abitazioni con giardino. L’esternalizzazione del servizio di raccolta del verde mira proprio a evitare che questo disavanzo continui a crescere e ricada su tutta la popolazione del comune. Va inoltre ricordato che il deficit generale della gestione rifiuti accumulato negli ultimi cinque anni supera i 450’000 franchi, importo che dovrà necessariamente essere recuperato nei prossimi anni per conformarsi alle prescrizioni di legge.
Il Regolamento comunale sulla gestione dei rifiuti prevede la possibilità di accordare aiuti sulla tassa base a favore delle persone in difficoltà. Per quanto riguarda il verde, i cittadini hanno sempre potuto portare gratuitamente i propri scarti vegetali all’ecocentro convenzionato, con mezzi propri, con l’aiuto di vicini (espressione di solidarietà) o, in casi particolari, ricorrendo ai servizi comunali – opzione, quest’ultima, riservata a situazioni di reale criticità –. Ogni consigliere comunale dispone, in base alla Legge organica comunale, del diritto di interpellare il Municipio: attendiamo quindi, come previsto, la relativa risposta. Ritengo tuttavia che l’eventuale concessione di nuove forme di sostegno – qualora si intendesse introdurle tramite una modifica del Regolamento – debba essere accompagnata da una verifica fiscale e patrimoniale, non limitandosi alla semplice condizione di beneficiario AVS. È forse questa interpellanza una richiesta “demagogica”? O si tratta piuttosto di una campagna elettorale anticipata?