laR+ I dibattiti

Sanità: è tempo di soluzioni

(ti-press)

Sotto molti aspetti, l’assicurazione malattia può essere considerata una storia di successo, ma continuerà a esserlo solo se l’accesso a una sanità di alto livello qualitativo resterà finanziabile. In Ticino, i premi aumentano a un tasso superiore alla media, pertanto è necessario agire. Recentemente il Parlamento ha approvato un’importante riforma, ma gli sforzi non devono essere allentati.

Le riforme del sistema sanitario hanno bisogno di pazienza: da 13 anni è in discussione il finanziamento uniforme delle prestazioni ambulatoriali e stazionarie. Infatti, sempre più trattamenti che un tempo richiedevano una degenza ospedaliera (pagati per il 55% dai cantoni e per il 45% dalle casse malati) sono ora forniti in forma ambulatoriale. Con una conseguenza assurda: le cure ambulatoriali hanno ridotto i costi per il sistema sanitario e per i singoli assicurati, ma i premi sono aumentati perché sono state pagate al 100% dalle assicurazioni malattia. Finalmente, durante la sessione invernale il Consiglio degli Stati ha approvato la riforma. I cantoni si fanno carico di una parte dei costi. Questo alleggerisce l’onere per gli assicurati e crea incentivi per interventi (più economici) senza dover ricorrere a trattamenti stazionari.

Un altro capitolo è costituito dal tariffario medico: per l’ormai obsoleto "Tarmed" sarebbe pronto il successore "Tardoc", che curafutura ha sviluppato insieme ai medici. Si tratta di un tariffario moderno che tiene conto degli sviluppi nella medicina e che elimina incentivi costosi e controproducenti. Sebbene il Tardoc non sia ancora stato approvato, sono stati compiuti progressi sostanziali. Ora sono necessari uno sforzo finale da parte dei partner tariffari e, in ultima analisi, la volontà del Consiglio federale di approvare il Tardoc senza riserve.

Non da ultimo necessita di un salto di qualità la digitalizzazione del sistema sanitario. La cartella elettronica del paziente non serve a molto se i medici continuano a lavorare con la carta. Per sfruttare il potenziale nell’utilizzo dei dati sanitari serve cooperazione tra le autorità e il settore privato. Dal momento che la protezione dei dati dei pazienti rimane la priorità assoluta è necessario creare un’unità che garantisca uno scambio di dati sicuro. I pazienti devono avere voce in capitolo sui propri dati sanitari. Ciò consentirebbe loro di essere curati in modo più efficace e a costi inferiori.

Ci sono molte possibilità per contenere gli aumenti dei costi, e di conseguenza dei premi. Che l’invecchiamento della società o i progressi nella medicina siano responsabili dell’aumento dei costi sanitari è vero solo parzialmente: una parte significativa dei costi generati oggi, e quindi dei premi in netta crescita, è la diretta conseguenza di riforme inspiegabilmente rimandate. Se vogliamo permettere a tutti l’accesso a una medicina di qualità e finanziabile, dobbiamo superare questo blocco delle riforme, perciò sarebbe auspicabile che tutti remassero nella stessa direzione.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE