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Un’iniziativa chiara e lineare

(Ti-Press)

Si possono sostenere tanti modelli di calcolo per le tasse di circolazione: perciò non ne esiste uno giusto e uno sbagliato. Ma un dato di fatto è certo: anche nell’ambito dell’imposta di circolazione, il Ticino è tra i cantoni più costosi della Svizzera e questo malgrado abbiamo un salario mediano inferiore al resto della Confederazione. Ciò rende tale imposta ancora più incisiva per le tasche del cittadino. Se poi pensiamo che siamo tra i cantoni più cari per i premi della cassa malati e dove l’attuale inflazione dei costi è stata maggiore, è palese che la disponibilità finanziaria che rimane a ogni cittadino ticinese è notevolmente inferiore rispetto al resto del Paese. Una situazione inaccettabile, per la quale l’iniziativa permette di correggere un po’ il tiro.

L’iniziativa ha il pregio di essere chiara e lineare anche dal profilo politico: diminuire le tasse di circolazione e tassare in funzione del CO2 prodotto dalla propria automobile. Quindi un sistema d’imposta basato su una chiara politica di promozione di automobili a bassa (o nulla) emissione di CO2. Attualmente, inoltre, parte delle imposte di circolazione (circa 35 milioni di franchi) non viene utilizzata per la costruzione e la manutenzione delle strade ma per le spese generali dello Stato, cosa che non potrà più avvenire se dovesse essere accettata l’iniziativa.

È l’occasione di esprimere un segnale forte alla politica cantonale: l’automobilista non è più disposto a essere tartassato e a essere considerato il capro espiatorio per tutti i mali della società, a cui si può attingere finanziariamente senza limiti. A molti cittadini l’automobile serve ed è complementare al mezzo pubblico. Per questi motivi voterò sì all’iniziativa.

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