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Un decreto inutile e fazioso

Si dice che la politica è l’arte di governare, ma oggi è soprattutto quella di reagire tempestivamente ai cambiamenti.

Viviamo un’epoca di cambiamenti che nessuno ha previsto, un’epoca nella quale l’ente pubblico ha dovuto (e dovrà) intervenire per realizzare mansioni nuove per combattere fenomeni nuovi, che solo pochi anni fa nessuno immaginava. Dopo due anni di pandemia – durante la quale si è dimostrata la necessità di servizi pubblici di qualità in materia di educazione, salute e cultura – ci ritroviamo in Europa in una situazione di conflitto armato mai vista prima della fine della Seconda guerra mondiale, con centinaia di migliaia di profughi, incertezze sul piano dell’approvvigionamento energetico e alimentare.

In questa situazione la destra politica ticinese sa solo partorire questo "freno alla spesa", un messaggio intriso d’ideologia neoliberale della più rozza fattura (un messaggio subliminale?) a ricordare che ora l’ente pubblico deve essere messo a freno (poiché si dovranno fare regali fiscali ai ricchi?).

Se questa è l’arte di governare dei politici ticinesi, in questo momento storico il decreto è vergognoso. Invito tutti a votare No.

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