I dibattiti

Mendrisio, riflessioni natalizie

Carrellata sulle scelte del Municipio della Città, tra aiuti Covid insufficienti, piazze che non ci sono, mandati poco equi e piste ciclabili

Luca Maghetti (Ti-Press)

Anche un altro anno sta per andarsene, anno caratterizzato da quella brutta bestia che è il Covid, con tanti, troppi deceduti, e che ha visto, al riguardo, le nostre autorità, anche comunali, impreparate. Penso agli aiuti stanziati da parte della Città (semplici consulenze per la compilazione dei formulari per lavoro ridotto e aiuti economici risibili agli indipendenti), del tutto inadeguati per ristabilire una minima parità con i lavoratori dipendenti, che, come quelli comunali e cantonali, durante la pandemia hanno ricevuto il 100 per cento del salario. Un bell’esercizio di disparità di trattamento.

Per i commerci locali ci vuole ben altro che regalare alberelli di Natale. Che dire poi della latitanza dell’autorità comunale nella comunicazione per rassicurare la popolazione? Un altro suggerimento, caduto nel vuoto, era quello di introdurre una rotazione sistematica di mandati di servizi e prestazioni per il Comune, fra tutti gli operatori economici della città, il tutto per distribuire più equamente le risorse finanziarie del Comune dopo il lockdown. Anche qui lettera morta: si continua con i soliti amici degli amici.

Ma anche sul fronte del territorio, il tanto decantato 'Magnifico Borgo' è ancora in attesa dell’avvio di un concorso per la sistemazione definitiva di piazza del Ponte, che purtroppo fa pena con quella sua pavimentazione in asfalto, per nulla differente da un normale parcheggio, e quei biscioni di plastica che, sono convinto, piacciono a pochi. Un po’ di classicità e di buon gusto, con panchine normali ed una vera fontana non avrebbe di certo guastato. Che dire poi di Piazza Baraini? Forse i nostri nipoti la vedranno.

Tra i successi che il Municipio vanterà vi sarà senz’altro il trasferimento della Polizia cantonale nell’ultimo troncone delle mura della Città a opera di Mario Botta. Anche qui un peggioramento, non imputabile al Comune: malgrado vi siano forze maggiori, poiché sono giunti agenti di Polizia da Chiasso, gli orari per l’utenza si sono ridotti, nel pomeriggio fino alle 16.30 invece delle 17.00. Andiamo avanti così, alla cieca, senza una visione, come per le piste ciclabili. Fra tutte spicca il “capolavoro” di via Beroldingen, mentre taluni interventi, semplici, come la doppia direzione per biciclette su strade a senso unico, quali ad esempio via Brenni e via Diener, non vengono realizzati.

Abbiamo un deficit di 6,5 milioni per l’anno prossimo ma alcuna volontà concreta di risparmio. Ho saputo che per i trent’anni del Servizio anziani soli, cosa lodevolissima ma che non può sopperire all’assenza di un centro anziani sul modello di Vacallo, il Municipio vorrebbe pubblicare un libro dal costo di 25mila franchi. Si tratta di una spesa del tutto superflua in un periodo di crisi; molto meglio aiuti concreti che commemorazioni autocelebrative. O no?

Che dire infine delle aiuole? Curate come i parchi della regina Elisabetta. Ma la popolazione ha bisogno di spazi fruibili quali parchi (a proposito che fine ha fatto l’ormai mitico Parco di Villa Argentina?) e campi da gioco…
Nonostante tutto, Buon Natale a tutti.

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