Verso le comunali del 5 aprile
Ecco le risposte al nostro questionario di Otto Stephani, candidato al Consiglio Comunale per il comune di Chiasso sulla lista UNita di sinistra+I Verdi.
Maestro scuola elementare, docente ed.fisica in pensione. Attualmente libero professionista quale personal trainer a tutti i livelli (inclinazione sport squadra specialistica disciplina calcio) e organizzatore di eventi
Tempo per il gruppo Alternativo Unità di Sinistra+I Verdi e passione per una Chiasso sempre più affascinante.
No, è un lusso che non possiamo più permetterci. In caso di necessità per un uso delle vie aeree abbiamo sull’uscio di casa la Malpensa e Orio sul Serio a Bergamo, e per chi vuole la svizzeritudine Kloten-Zurigo.
Ho sempre pensato ad una città Distretto a sud del ponte diga. Una spina nel fianco dell’Europa, la pulsante Lombardia. Potremmo, essere un’invidiabile regione economica con peso decisionale più marcato per questioni cantonali e federali che riguardano il nostro benessere generale .
L’insegnamento all’apprendimento di tecnologie avanzate fa parte degli ordini scolastici a tutti i livelli... e ancor di più il rispetto alle regole per una sana e proficua convivenza.
Con i mezzi di comunicazione attuali potrei dire Si... ma un tarlo nella mente mi ricorda che forse c’è sempre stato: camuffato sotto altre veci e spoglie.
Prima di nuove costruzioni favorire le ristrutturazioni degli immobili sfitti affinché diventino di nuovo attrattivi e abitabili.
Le proposte culturali che Chiasso propone ono variate e interessanti ( Max museo, cinema teatro, chiassoletteraria, chiasso jazz, chiasso monosillabi film fair,festate, biblioteca, consart, nuovo Nebiopoli per fare dei nomi)... Si spende il giusto.
Difficile, la mass critica è quella che è... e a un tiro di schioppo Como e Lugano con altre numeriche e a mezz’ora d’auto Milano una metropoli... Non facile.
Avanti, ma con la totale sicurezza che non ci siano assolutamente ripercussioni sulla salute pubblica e sull’impatto ambientale.
Un fermo NO. Iniziare veramente a monitorare e educare al condividere l’auto, all’uso dei mezzi pubblici( si spera a prezzi politici se non gratuiti) e invogliare le ditte ad organizzare trasporti collettivi o dare la possibilità del lavoro a domicilio.
Uso di mezzi di trasporto comunali elettrici e invogliare i dipendenti comunali alla riscoperta della mobilità lenta (bicicletta, a piedi) e abbassare la temperatura ambientale da metà ottobre fino a metà marzo dei locali comunali a 18 gradi
L’impegno verso la comunità, per cercare di migliorare il benessere di tutti, mi pare una giusta ricompensa alla vita che mi è stata imposta su questo unico pianeta e che quando sarà il momento voglio lasciare con una mia minuscola impronta di positiva dedizione al l’umanità.
Riuscire a non farsi amare e rispettare dai comuni limitrofi.
Con tutti coloro che si impegnano a dialogare apertamente senza preconcetti e he ogni tanto sappiano ascoltare e accettare critiche esternate per intraprendere un miglioramento
Non regni l’arroganza del potere a tutti i livelli