Mosca: ‘Contatti con gli Usa’. Spie russe su navi ombra e missili schierati a Minsk

Tra la pressione militare e quella dei conti, Volodymyr Zelensky rilancia sul negoziato e chiama in causa l'Europa, alla vigilia di un nuovo round di colloqui con gli Stati Uniti in programma venerdì e sabato a Miami, mentre il Cremlino si dice "pronto a contatti con Washington".
Il presidente ucraino sceglie di andare di persona a Bruxelles dove i 27 decidono se sbloccare gli asset russi e il ‘prestito di riparazione’ per insistere sull'urgenza di nuovi sostegni finanziari per Kiev. Senza nuovi impegni, ribadisce, l'Ucraina rischia di arrivare alla primavera con risorse insufficienti e, in assenza di un'iniezione di liquidità, "dovrà anche ridurre la produzione di droni". Ma incalza anche sulle "garanzie di sicurezza" cui è legata "la fine della guerra": devono essere messe nero su bianco, spiega ricordando che "la presenza delle truppe europee in Ucraina diminuirebbe il rischio di una nuova invasione russa". "Cosa faranno gli Stati Uniti se la Russia tornerà ad attaccare? Cosa faranno i nostri alleati?", chiede provocatoriamente accusando Mosca di voler "escludere gli europei" dal sistema futuro di sicurezza.
KeystoneDistruzione nel DonetskUn tema che tornerà sul tavolo quando riprenderanno i negoziati in Florida. Una delegazione ucraina volerà negli Stati Uniti per il nuovo round di colloqui a Miami, con la possibile partecipazione anche di funzionari europei mentre il Cremlino parla di ‘contatti’ con gli americani. Ma i russi non sembrano abbassare la guardia. Come dimostra l'annuncio di Minsk di schierare i famigerati missili Oreshnik dello zar sul confine bielorusso o i nuovi segnali della guerra ibrida russa: secondo quanto riferito alla Cnn da fonti di intelligence, personale russo legato ai servizi militari avrebbe condotto attività di spionaggio nelle acque europee operando in modo clandestino a bordo di navi che trasportano petrolio russo, la cosiddetta flotta ombra. E la Bild parla, citando le autorità di Tallin, di un ingresso ‘non autorizzato’ di tre soldati russi che per quasi mezz'ora sarebbero entrati in Estonia, quindi in territorio Nato.
Il presidente Trump intanto continua a mostrare ottimismo sui negoziati: "Si stanno avvicinando a qualcosa ma spero che l'Ucraina si muova rapidamente. A Miami uno dei nodi centrali resterà quello dei territori. La Russia esclude qualsiasi compromesso su Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia, Kherson e Crimea, mentre Zelensky ribadisce che Kiev non riconoscerà il Donbass come russo "né de jure né de facto". I colloqui dovrebbero concentrarsi su un esame dettagliato delle linee sul campo, con la presenza di una forza multinazionale sostenuta dai volenterosi.
KeystoneMaschere di guerraMosca, respinta ogni ipotesi di tregua temporanea, insiste che quanto non verrà ottenuto nei negoziati sarà preso con la forza. Ma il filo del dialogo resta. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha confermato che la Russia si sta "preparando a contatti con gli Stati Uniti" per capire l'esito dei colloqui tra Washington, Kiev ed europei. Le relazioni russo-americane restano "in rovina", ma, secondo Peskov, esiste ora una volontà politica di confronto.
Sul terreno, intanto, la guerra continua. Secondo l'Institute for the Study of War, le forze russe mantengono la pressione nell'area di Pokrovsk, snodo strategico nel Donetsk. Secondo le analiste dell'Institute for the study of war (Isw) Jessica Sobieski e Jenny Olmstead la città cadrà entro la fine dell'anno, insieme a Myrnograd. Ma "è improbabile che le forze russe riescano a catturare l'intera regione di Donetsk e la ‘cintura delle fortezze’ prima del 2027-2028, a condizione che il sostegno internazionale all'Ucraina continui".