Estero

Giappone valuta sottomarini a propulsione nucleare

Koizumi apre all'opzione per rafforzare le difese; la mossa segue l'annuncio USA sulla Corea del Sud e solleva questioni costituzionali

1 novembre 2025
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Il ministro della Difesa giapponese Shinjiro Koizumi ha ribadito che "tutte le opzioni sono sul tavolo" per rafforzare le capacità difensive del Paese, inclusa la possibilità di dotare la Marina giapponese di sottomarini a propulsione nucleare, in risposta a un contesto di sicurezza "sempre più instabile".

La dichiarazione arriva all'indomani dell'annuncio del presidente statunitense Donald Trump, secondo cui Washington avrebbe autorizzato la Corea del Sud a costruire un sottomarino nucleare in un cantiere navale di Filadelfia - un passo che permetterebbe a Seoul di entrare nel ristretto club dei sei Paesi che già dispongono di questa tecnologia: Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Russia, Cina e India. Koizumi, nominato ministro della Difesa nel governo guidato da Sanae Takaichi la scorsa settimana, aveva già accennato a questa apertura nella sua prima conferenza stampa, rispondendo a una domanda specifica sulla propulsione atomica per i sottomarini.

Il ministro ha sottolineato inoltre l'importanza della cooperazione di sicurezza con Seul, definendo la Corea del Sud "un vicino e partner fondamentale con cui collaborare di fronte alle sfide internazionali", e ha richiamato l'attenzione sulla necessità di rafforzare la cooperazione a tre con gli Stati Uniti, alla luce dei recenti lanci missilistici da parte della Corea del Nord. L'ipotesi di sottomarini nucleari, tuttavia, solleva interrogativi di natura costituzionale: secondo i critici, lo sviluppo di tale tecnologia potrebbe contraddire i limiti imposti dall'articolo 9 della Costituzione giapponese, che vincola le forze armate a un ruolo strettamente difensivo e vieta il possesso di armi offensive. Sebbene la propulsione nucleare non implichi necessariamente armamento atomico, la sua introduzione segnerebbe comunque una svolta strategica per Tokyo, finora fedele a una dottrina di difesa convenzionale e non nucleare.

Il dibattito, dicono gli analisti, è destinato a intensificarsi nei prossimi mesi, alla luce delle crescenti pressioni cui il Giappone è sottoposto da parte dell'alleato statunitense.