Misure mirate colpiscono le due maggiori compagnie petrolifere russe e 51 petroliere, mentre Londra denuncia il commercio di greggio facilitato da India e Cina
Nuove sanzioni britanniche contro Mosca per la guerra in Ucraina sono state annunciate dalla cancelliera dello Scacchiere, Rachel Reeves, titolare delle Finanze nel governo di Keir Starmer, in visita a Washington.
Questa volta sono concentrate sul commercio del petrolio e colpiscono in forma "mirata" Lukoil e Rosneft, rispettivamente la maggiore società petrolifera russa privata e quella pubblica, oltre a 51 ulteriori petroliere indicate come parte della "flotta fantasma" accusata di lavorare per gli interessi della Russia. Reeves ha inoltre evocato misure contro il commercio di greggio russo che Cina e India continuano a effettuare.
Reeves, citata a Washington da Sky News UK, ha parlato di "sanzioni mirate" contro "le due maggiori compagnie petrolifere" russe, indicandole come uno strumento chiave per "incrementare significativamente la pressione sulla Russia e su Vladimir Putin" in modo da spingerlo a cessare le ostilità in Ucraina e a sedersi al tavolo negoziale secondo quanto gli chiede di fare il presidente americano Donald Trump.
"Non ci deve essere spazio per il commercio del petrolio russo sui mercati globali" finché il conflitto va avanti e il Regno Unito è deciso ad assumere con gli alleati del G7 "tutte le azioni necessarie a distruggere la capacità del governo russo di proseguire questa guerra illegale" contro Kiev, ha detto la ministra del governo Starmer parlando con giornalisti britannici nella capitale Usa.
"Al contempo - ha aggiunto - stiamo rafforzando la pressione su aziende di Paesi terzi, incluse India e Cina, che continuano a facilitare il commercio globale di idrocarburi russi, aggirando le sanzioni finora introdotte dall'Occidente."
In risposta a un reporter che le chiedeva se quest'ultima strategia non rischi di peggiorare i rapporti di Londra con Pechino, e soprattutto di guastare quelli con New Delhi dopo l'annuncio in pompa magna di un grande accordo bilaterale post-Brexit suggellato da una recente visita di Keir Starmer nel colosso del subcontinente, Reeves ha peraltro definito "cruciale" il fatto che le nuove sanzioni prendano di mira "aziende indiane e non l'India" in quanto Stato, e che lo stesso valga per la Cina.