Estero

Israele critica la scelta della Spagna di votare l'embargo sulle armi il 7 ottobre

L'ambasciata di Tel Aviv a Madrid definisce la data «perversa, inumana e aberrante» perché coincide col secondo anniversario degli attacchi di Hamas

6 ottobre 2025
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"La nostra repulsione per la scelta del 7 ottobre per la votazione del decreto sull'embargo di armi a Israele". Con questo comunicato pubblicato su X, l'ambasciata di Israele in Spagna ha fermamente condannato il governo di coalizione iberico per la data scelta per il voto in Aula del decreto per l'embargo totale di armi a Israele, che coincide con il secondo anniversario degli attentati di Hamas in territorio israeliano.

"Purtroppo, questo riflette ancora una volta l'ossessione anti-israeliana del Governo spagnolo", segnala il comunicato, che ricorda che "il 7 ottobre è il secondo anniversario del massacro terrorista perpetrato da Hamas contro civili in Israele, tra i quali due cittadini spagnoli. Questa data segna il principio della guerra lanciata da Hamas", rileva la nota dell'ambasciata.

La delegazione diplomatica di Israele a Madrid, guidata dall'incaricata d'affari Dina Erlich, dopo il ritiro dell'ambasciatrice seguito al riconoscimento dello Stato di Palestina da parte della Spagna nel maggio 2024, definisce "la decisione" di sottoporre all'Aula il voto di convalida del decreto di embargo delle armi "cinica e condannabile, soprattutto in questi giorni così sensibili, quando le squadre di negoziatori si riuniscono per porre fine alla guerra", in riferimento ai negoziati in corso a Sharm el-Sheikh.

"Scegliere precisamente questo giorno risulta perverso, inumano e aberrante, quando tutto il popolo di Israele e le comunità ebraiche di tutto il mondo sono a lutto, ricordando le proprie vittime", evidenzia il comunicato di Israele. Il comunicato suggerisce che "ancora non è tardi" per ritirare l'esame del provvedimento al Congresso spagnolo.