L'aeronautica israeliana ha colpito questo pomeriggio il porto di Hodeida nello Yemen, nell'ambito dell'operazione "Mabit milma'ala" (in ebraico, "Osservare dall'alto").
Lo ha comunicato l'esercito israeliano (Idf), spiegando che l'azione è arrivata due giorni dopo il lancio di un missile da parte degli Houthi che ha costretto milioni di israeliani a correre nei rifugi durante la notte e dopo nuovi droni diretti verso l'Aravah, la regione desertica nel sud di Israele al confine con la Giordania, e l'aeroporto di Eilat.
Il canale degli Houthi al-Masirah ha riferito di 12 raid contro tre diversi moli, mentre la tv saudita al-Hadath ha parlato di infrastrutture portuali colpite. Il portavoce houthi Yahya Sari ha sostenuto che le difese aeree avrebbero respinto alcuni caccia israeliani.
L'Idf ha sottolineato che il porto viene usato per trasferire armi dall'Iran agli Houthi, responsabili di lanci ripetuti di droni e missili verso Israele e i suoi alleati, e che sfruttano il traffico marittimo per colpire rotte commerciali internazionali.