La Casa Bianca non ha ancora risposto all'invito cinese per un incontro tra i leader a causa delle divergenze su commercio e fentanyl
La Cina ha formalmente invitato Donald Trump a Pechino per un vertice con il presidente Xi Jinping. Ma la Casa Bianca non ha ancora risposto poiché i due paesi restano ancora molto distanti sulle questioni commerciali e sul traffico di fentanyl.
Lo rivela il Financial Times, secondo cui gli incontri a Madrid tra il segretario al Tesoro Scott Bessent e il vicepremier cinese He Lifeng per un quarto round di negoziati potrebbero aprire la strada a una visita di Trump a Pechino poco prima del forum dei 21 paesi per la cooperazione economica dell'Asia-Pacifico (Apec) del 31 ottobre in Corea del Sud.
Negli ultimi giorni, il segretario di stato Marco Rubio e il capo del Pentagono Pete Hegseth hanno avuto colloqui con i loro omologhi cinesi, alimentando le speculazioni su un possibile incontro tra i presidenti. Si vocifera anche di una possibile visita di Rubio per preparare il terreno. Ma i limitati progressi nei negoziati hanno ridotto le probabilità di un summit a Pechino e reso più probabile che Trump e Xi si vedano in un incontro meno formale durante l'Apec, secondo il Ft.
Ad alimentare la tensione tra i due giganti la recente richiesta di Trump alle nazioni della Nato di imporre dazi tra il 50% e il 100% alla Cina per l'acquisto di petrolio russo, come condizione perché anche gli Usa facciano scattare le loro sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina. ''La guerra non può risolvere i problemi e le sanzioni non faranno altro che complicarli'', ha messo in guardia il ministro degli esteri cinese Wang Yi intervenendo in una conferenza stampa a Lubiana dopo l'incontro con la vicepremier slovena Tanja Fajon. ''La Cina non partecipa né pianifica guerre, e ciò che fa è incoraggiare i colloqui di pace e promuovere la risoluzione politica delle questioni più delicate attraverso il dialogo'', ha spiegato il capo della diplomazia del Dragone. Non aiutano nemmeno le ultime strette reciproche tra i due Paesi. Venerdì gli Usa hanno inserito alcuni gruppi cinesi in una lista nera delle esportazioni, mentre sabato Pechino ha annunciato - come risposta, secondo il Global Times - un'indagine anti-dumping su alcuni chip statunitensi.
Sarah Beran, ex alta funzionaria della Casa Bianca per la Cina, ha affermato che le telefonate e la riunione di Madrid sono ''chiari preparativi per un incontro a livello di leader'', ma resta incerto il luogo. ''È probabile che ci siano ancora opinioni contrastanti sul fatto che Trump e Xi debbano vedersi a Pechino o all'Apec'', ha detto Beran, oggi partner della società di consulenza Macro Advisory Partners. ''Inoltre - ha aggiunto - Pechino sta ancora cercando di capire cosa voglia davvero l'amministrazione Trump: un accordo concreto, negoziati perpetui o solo una foto a Pechino?''.
Ryan Hass, esperto di Cina alla Brookings Institution, ha detto che la logica di un vertice a Pechino si sta ''sgretolando'' per la mancanza di progressi. ''È improbabile che Pechino voglia offrire una pompa magna che superi la visita del 2017 e il presidente Trump sarà cauto nel farsi percepire come il cioccolatino post cena dopo la recente ondata di visite di alto livello a Pechino del presidente russo Vladimir Putin e del leader nordcoreano Kim Jong Un'', ha aggiunto Hass, sottolineando però che resta ''logico'' un incontro all'Apec.
Dennis Wilder, ex alto funzionario della Casa Bianca per la Cina, ha invece detto che è più probabile che Trump e Xi si incontrino proprio a Pechino. ''Trump preferirebbe quasi certamente un vertice a Pechino per controbilanciare le recenti immagini della calorosa accoglienza riservata a Putin e Kim'', ha osservato. ''Un incontro a margine dell'Apec sarebbe troppo simile a quello tra Biden e Xi dello scorso anno a San Francisco'', ha evidenziato.
Intanto dai negoziati di Madrid non ci si attendono svolte: il risultato più probabile, secondo la Reuters, è l'ennesima proroga (la quarta) della scadenza del 17 settembre per ByteDance affinché ceda le sue operazioni di TikTok per evitarne la chiusura.