Il tycoon offre incentivi economici e allentamento delle sanzioni per favorire la pace, ma il Wall Street Journal critica la strategia
Affari miliardari come leva per la pace. Donald Trump sta perseguendo anche questa strada per convincere Vladimir Putin a raggiungere un accordo per la pace in Ucraina.<\/p>
Il tycoon ha messo sul tavolo una serie di accordi energetici e l'allentamento delle sanzioni a margine dei negoziati di questo mese come incentivi per incoraggiare il Cremlino a fermare la guerra.<\/p>
La Russia è stata tagliata fuori dalla maggior parte degli investimenti internazionali nel suo settore chiave proprio a causa delle sanzioni seguite all'invasione dell'Ucraina nel febbraio 2022.<\/p>
La Reuters ha rivelato che è stata discussa la possibilità che Exxon Mobil rientri nel progetto gas-petrolifero Sakhalin-1 in Russia. È stata anche sollevata l'ipotesi che Mosca acquisti attrezzature statunitensi per i suoi progetti di Gnl, come Arctic Lng 2, attualmente sotto sanzioni occidentali. Un'altra idea è che gli Stati Uniti comprino navi rompighiaccio a propulsione nucleare dalla Russia.<\/p>
I colloqui si sono svolti durante il viaggio a Mosca dell'inviato americano Steve Witkoff all'inizio del mese, quando ha incontrato Putin e il capo del fondo di investimento russo Kirill Dmitriev. Se n'è poi discusso alla Casa Bianca con il tycoon. Questi accordi sono stati menzionati brevemente anche al vertice in Alaska del 15 agosto. Tanto che, secondo una fonte, "la Casa Bianca voleva davvero lanciare una notizia sensazionale dopo il summit, annunciando un grande accordo di investimento".<\/p>
"È così che Trump ha la sensazione di aver ottenuto un risultato", ha spiegato la stessa fonte. Lo stesso giorno del vertice in Alaska, Putin ha firmato un decreto che potrebbe consentire agli investitori stranieri, tra cui Exxon Mobil, di riottenere quote del progetto Sakhalin-1. Ciò sarebbe però subordinato a un'azione degli azionisti stranieri per sostenere la rimozione delle sanzioni occidentali contro la Russia.<\/p>
Exxon ha lasciato le sue attività in Russia nel 2022 dopo l'invasione dell'Ucraina, subendo un ammortamento da 4,6 miliardi di dollari. La sua quota del 30% come operatore del progetto Sakhalin-1, nell'estremo oriente russo, è stata sequestrata dal Cremlino nello stesso anno. Gli Usa hanno inoltre imposto diverse ondate di sanzioni al progetto Arctic Lng 2 a partire dal 2022, tagliando l'accesso alle navi rompighiaccio, indispensabili per operare nella regione per gran parte dell'anno.<\/p>
Il progetto è a maggioranza di Novatek, che lo scorso anno ha iniziato a lavorare con lobbisti a Washington per cercare di ricostruire le relazioni e ottenere la revoca delle sanzioni. Washington cerca anche di spingere Mosca ad acquistare tecnologia statunitense anziché cinese, come parte di una strategia più ampia per isolare Pechino e indebolire i rapporti tra Mosca e Pechino.<\/p>
Trump mostra la carota mentre minaccia di usare il bastone delle sanzioni se, nel giro di una o due settimane, i colloqui di pace non faranno progressi. Ma sullo sfondo non si intravedono ancora quelle garanzie di sicurezza su cui Volodymyr Zelensky chiede di accelerare. È probabile che il tycoon giochi una partita più ampia, che passa anche dal controllo degli armamenti nucleari con Russia e Cina, in vista della scadenza del New Start tra Usa e Russia nel febbraio 2026.<\/p>
Putin inoltre è preoccupato per il Golden Dome, lo scudo spaziale promesso da Trump. Ma la linea ambigua di The Donald non piace neppure al conservatore Wall Street Journal, che lo attacca in un editoriale molto severo, spronandolo alla "massima pressione" su Mosca. "Il tanto pubblicizzato vertice in Alaska - scrive il giornale - sembra non aver portato a nulla, se non a lasciare che Putin eviti ulteriori pressioni sulle sanzioni.<\/p>
Trump ora afferma di aver bisogno di altre due settimane per capire cosa fare. E mette l'onere su entrambe le parti. 'Vedrò di chi è la colpa', ha detto. Ma nell'editoriale ci si chiede: "Quanto più evidente può essere che è la Russia l'ostacolo alla pace? L'intento di Putin è quello di spazzare via un vicino relativamente libero e occidentale, la cui esistenza minaccia la sua visione di una Grande Russia. Qual è la posizione di compromesso per questo progetto? Non si risolverà scegliendo appezzamenti di terreno da scambiare".<\/p>
"A questo punto - conclude la testata - Trump può certamente dire ai suoi elettori di aver tentato con tutte le sue forze di convincere Putin a raggiungere la pace. Il tentativo è fallito. La strategia successiva, che ha funzionato per Trump in altre parti del mondo, si chiama massima pressione. Il modo in cui Trump può porre fine alla guerra è far sì che Putin concluda che i costi sono troppo alti per poter continuare".<\/p>